Tra Champions ed Europa League, i club italiani guadagnano sul campo 35,3 milioni (per la Juve incassi potenziali da 60 milioni)

Non solo punti per il ranking Uefa, senza dubbio importanti per risalire la china delle graduatorie continentali più rapidamente. La fase a gironi di Champions ed Europa League permette alle squadre italiane di portare a casa una cifra di 35,3 milioni in premi, grazie ai risultati ottenuti sul campo. Somma a cui dovrà aggiungersi naturalmente la “fetta” di market pool. I ricavi da market pool delle italiane in Champions League si aggirano attorno agli 80 milioni, mentre per le squadre partecipanti all’Europa League il bonus legato al valore del mercato televisivo nazionale è di circa 20 milioni (la cui distribuzione dipenderà molto dall’avanzamento nel torneo dei singoli club). Lo scorso anno Fiorentina, Lazio e le “retrocesse” Juventus e Napoli raccolsero 18 milioni.

Juventus. Il superamento della fase a giorni per la Juventus vale circa 15,1 milioni di euro. I bianconeri, unica squadra italiana ad approdare agli ottavi di finale, porteranno a casa oltre alla quota fissa di 8,6 milioni per la partecipazione al primo turno della Champions League, 3,5 milioni per la qualificazione tra le migliori sedici della massima competizione continentale e ulteriori 3,5 milioni per i risultati ottenuti nel girone (tre vittorie ed un pareggio per un totale di dieci punti in classifica e secondo posto dietro all’Atletico Madrid). A questi 15,6 milioni di euro legati all’avanzamento nel torneo si aggiungeranno i proventi del market pool, che per la Juventus dovrebbe valere sarà circa 45 milioni di euro. Gli 80 milioni riservati alle squadre italiane, secondo i criteri della Uefa, andranno grossomodo suddivisi dando rispettivamente il 55% alla prima classificata in campionato e il 45% alla seconda. Se poi la Juve dovesse andare oltre gli ottavi e disputare più match la quota di market pool sarà ancora più alta a discapito della Roma.

Roma. Ai giallorossi in termini di market pool, al momento, dovrebbero andare circa 35 milioni di euro (grazie all’assenza di un terzo club tricolore). A questi si sommano i 10,8 milioni di premi conquistati in campo: oltre gli 8,6 milioni per la partecipazione al torneo la Roma ha ottenuto soltanto due milioni dal proprio girone: un milione per l’unica vittoria nel torneo, il 5-1 casalingo all’esordio contro il Cska Mosca, più un milione per i due pareggi contro Manchester City e ancora contro i russi nel match di ritorno. La retrocessione in Europa League porterà nelle casse romaniste ulteriori 200 mila euro per la partecipazione ai sedicesimi di finale, a cui andranno ad aggiungersi i soldi riconosciuti per gli eventuali passaggi di turno e per il market pool della seconda competizione Uefa.

Europa league. Il partenza assegnato ai 48 club partecipanti ai gironi è di 1,3 milioni, che sommato ai 200 mila euro previsti per la partecipazione ai sedicesimi di finale porta ad un totale di 1,5 milioni. Oltre a questi la Fiorentina grazie al primo posto nel girone e al conseguente passaggio ai sedicesimi di finale ha messo insieme 2,8 milioni. Il piazzamento di testa vale, infatti, 400mila euro a cui vanno aggiunti i bonus per i risultati (900mila euro in totale, 800 mila euro per le quattro vittorie e 100 mila euro per l’unico pareggio). Stessa cifra per l’Inter e il Napoli. I nerazzurri portano a casa 400mila euro per il primo posto nel girone e 200 mila euro per il passaggio del turno, a cui si aggiungono 900 mila euro per le tre vittorie e i tre pareggi ottenuti in questa fase. I partenopei si classificano primi nel girone e dunque ottengono 400mila da aggiungere ai 900 mila ottenuti grazie alle quattro vittorie e al singolo pareggio conquistati in sei partite. Il Torino, infine, è l’italiana che ottiene di meno a causa del secondo posto nel suo girone (200mila euro), tre vittorie e due pareggi che valgono 800mila euro e un totale di 2,5 milioni.