Roma, consegnato il progetto dello stadio al sindaco: impianto da 60mila posti, costruzione prevista in due anni

James Pallotta, presidente della Roma, ha consegnato il progetto definitivo del nuovo stadio e del business park nelle mani del sindaco della Capitale, Ignazio Marino. Presenti insieme al numero uno del club giallorosso anche Luca Parnasi, Ceo di Eurnova, e Mark Pannes, responsabile del progetto per il club, oltre all’architetto Daniel Libenskid. Il progetto, consegnato e illustrato a Marino e all’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, è stato successivamente presentato alla stampa: per elaborarlo c’è voluto un lavoro di circa sei mesi dalla votazione in Assemblea capitolina di pubblica utilità.

Uno stadio da 60mila posti. Il progetto prevede la costruzione di uno stadio da 52.500 posti a sedere, capacità estendibile fino a 60.000 e tale da ottemperare gli standard Uefa. Il terreno di gioco sara’ distante una decina di metri dalle tribune. La curva sud, settore occupato dai principali gruppi della tifoseria romanista, avrà a disposizione 14mila posti. La costruzione dell’impianto dovrebbe prendere il via entro dicembre, in attesa delle ultime lungaggini burocratiche. I tempi di realizzazione vanno dai 22 ai 24 mesi, mentre l’apertura resta legata alla realizzazione delle infrastrutture, cosi’ come ribadito dal primo cittadino della Capitale. Al progetto sono legate 300 milioni di opere pubbliche: la realizzazione del prolungamento della metro B fino a Tor di Valle, la risistemazione della via Ostiense e la creazione di tre ponti, anche dall’autostrada che collega Roma a Fiumicino, che serviranno a migliorare la viabilità nella zona.

Le altre strutture. Oltre allo stadio sono previste tre torri che faranno parte del business park, il Roma Village con la Hall of Fame, ristoranti, il Museo della Roma e una sala per concerti. Nello stesso complesso sorgerà il nuovo centro di allenamento della squadra. L’intero progetto copre un’area di 125 ettari. Il 36% dell’area to­ta­le sarà a de­sti­na­zio­ne spor­ti­va, il 31% de­di­ca­ta all’in­trat­te­ni­men­to e il 33% al bu­si­ness park. Sono previsti inoltre diciottomila posti per automobili e motorini, cinquemila dei quali all’aperto, con bus navetta che porteranno direttamente allo stadio. Si tratterà di un opera ecologicamente sostenibile: emissioni a impatto zero, massima capacita di riciclo dei materiali e utilizzo di energia rinnovabile. Il master-site di Tor di Valle sarà costruito con un investimento da 1,5 miliardi di euro (55 milioni già spesi nella fase di pre-costruzione). Solo per lo stadio, l’investimento sarà di 400 milioni di euro. Il nuovo stadio creerà tremila posti di lavoro per la costruzione, mentre saranno 2500 i posti di lavoro a disposizione con l’impianto a regime.

Le reazioni. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, assente perché impegnato a Baku per lo svolgimento dei Giochi Europei, si è congratulato con il club giallorosso: “È importante che lo stadio della Roma possa vedere la sua realizzazione sia per la società che per la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024″. Augurio ribadito anche dal direttore generale della Figc, Michele Uva: “Il diritto di un tifoso è avere una casa per vivere la propria passione, per costruire il futuro necessario a sognare, ma anche ad agire. La presentazione del progetto tecnico dello stadio della Roma vede concretizzarsi verso il futuro il sogno di un club, dei propri tifosi, di una città e di tutto il sistema sportivo italiano”. Le congratulazioni arrivano anche dal presidente della Lega di A, Maurizio Beretta: “La scelta della Roma di costruire un proprio stadio rappresenta qualcosa di molto importante per l’intero movimento calcistico, non solo italiano. È un passo fondamentale che va in direzione di una Serie A sempre più competitiva”.

Documentazione ancora da valutare. “Il nostro compito come amministrazione – dichiara l’assessore alla Rigenerazione e Trasformazione urbana Giovanni Caudo – è di natura tecnica. Verrà riattivato il gruppo di lavoro inter assessorile, già istituito per l’esame del progetto di fattibilità, per verificare la coerenza fra il progetto presentato e le prescrizioni contenute nella delibera numero 132 approvata dalla Assemblea capitolina il 22 dicembre 2014 e che, attraverso quelle prescrizioni, ha dichiarato il pubblico interesse. Compito del gruppo di lavoro sarà anche quello di valutare se la documentazione presentata sia sufficiente per poter essere trasmessa alla Regione – aggiunge – Si ricorda, infatti, che a termini di legge, il procedimento si riavvia con l’apertura della conferenza dei servizi decisoria che sarà indetta dalla Regione. Il gruppo di lavoro lavorerà con rigore e nei tempi più stringati possibile, per mettere la Regione nelle migliori condizioni di lavoro e di tempi”.

 

  • agostino ghiglione |

    A Londra,per esempio, prima si fanno le infrastrutture(metropolitane,strade etc) poi si costruiscono i quartieri e si trasferiscono gli Stadi in zone già servite.Il problema dello Stadio della Roma non è il costo di 400 mio a carico di Pallotta ma di quanto costerà fare strade,svincoli ,allacciamenti a treni e metrò.In ultimo anche il parere di Lotito che ha detto che la zona prescelta è a rischio esondazione del Tevere.Aiutatemi a capire perchè l’ippodromo di Tor di Valle costruito da decenni nello stesso posto si è trasformato in piscina qualche volta?

  • agostino ghiglione |

    A Londra,per esempio, prima si fanno le infrastrutture(metropolitane,strade etc) poi si costruiscono i quartieri e si trasferiscono gli Stadi in zone già servite.Il problema dello Stadio della Roma non è il costo di 400 mio a carico di Pallotta ma di quanto costerà fare strade,svincoli ,allacciamenti a treni e metrò.In ultimo anche il parere di Lotito che ha detto che la zona prescelta è a rischio esondazione del Tevere.Aiutatemi a capire perchè l’ippodromo di Tor di Valle costruito da decenni nello stesso posto si è trasformato in piscina qualche volta?

  • agostino ghiglione |

    A Londra,per esempio, prima si fanno le infrastrutture(metropolitane,strade etc) poi si costruiscono i quartieri e si trasferiscono gli Stadi in zone già servite.Il problema dello Stadio della Roma non è il costo di 400 mio a carico di Pallotta ma di quanto costerà fare strade,svincoli ,allacciamenti a treni e metrò.In ultimo anche il parere di Lotito che ha detto che la zona prescelta è a rischio esondazione del Tevere.Aiutatemi a capire perchè l’ippodromo di Tor di Valle costruito da decenni nello stesso posto si è trasformato in piscina qualche volta?

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