Serie C, ancora un annus horribilis: la Pro Piacenza verso il terzo forfait, in crisi anche Matera e Reggina

Scioperi, forfait e società al baratro. Già nella passata stagione la Lega Pro ha offerto un quadro allarmante sullo stato di salute dei club di terza serie, tra squadre radiate a campionato in corso e penalizzazioni per un totale di 68 punti, per un trend invertito dopo cinque anni di risalita. Adesso dalle classifiche dei tre gironi sono stati tagliati 25 punti e il rischio di veder sparire un club nel bel mezzo della stagione si fa sempre più concreto dopo il secondo forfait della Pro Piacenza. Gli emiliani, dopo aver saltato la sfida casalinga con la Pro Vercelli, valida per il girone A, hanno rinunciato a partecipare al match di Alessandria contro la Juventus U23. Questo perché gran parte dei calciatori non ricevono da mesi gli stipendi e alcuni di questi avrebbero già lasciato la squadra, inoltre l’altra squadra cittadina, il Piacenza, ha annunciato di aver messo in mora i dirimpettai “intimando l’immediato pagamento del canone scaduto riguardante la gara Pro Piacenza-Carrarese del 1° dicembre 2018”. Uno scenario che rende praticamente certo il terzo forfait per domenica, quando la Pro dovrebbe giocare in casa contro la Robur Siena. Alla quarta assenza, scatterà la radiazione, come già avvenuto un anno fa col Modenza, che esattamente nelle stesse condizioni dei piacentini si ritrovò con i cancelli dello stadio sbarrati per inadempimenti societari.

Un rischio che al momento non corre il Matera, altro club di Lega Pro in estrema crisi, tanto da essere la seconda società più penalizzata dell’intero torneo (già sono 5 i punti tolti ai lucani, peggio ha fatto solo la Lucchese a -8). I giocatori non hanno riscosso gli ultimi tre stipendi e si sono rivolti all’Assocalciatori per protestare contro i vertici del club, dando vita ad uno sciopero che si è trasformato immediatamente in un utilizzo delle giovanili per evitare il forfait. Nella sfida del 26 dicembre con la Reggina, il Matera è sceso in campo con la Berretti e ha perso per 6-0. “I calciatori da settembre 2018 non hanno percepito alcuna mensilità sulle tre maturate – è quanto comunicato dall’Aic – né hanno certezze sul proseguimento dell’attività sportiva stante, in particolare, l’assenza di idonea garanzia fideiussoria a copertura delle proprie retribuzioni impagate e la presenza di ingenti debiti nei confronti dei tesserati della scorsa stagione sportiva. La misura è, pertanto, colma e l’Aic e i calciatori sono costretti, ad indire lo sciopero affinché l’anomala situazione che i lavoratori, loro malgrado, sono costretti a subire, cessi quanto prima. I calciatori, inoltre, dichiarano la prosecuzione dello stato di agitazione e preannunciano sin d’ora lo sciopero anche per la giornata di domenica 30 dicembre 2018, qualora la morosità retributiva non venga sanata entro mercoledì 26 dicembre 2018”. Neanche a dirlo, per la prossima sfida in casa del Rieti è già stata allertata la formazione Berretti, che dovrebbe così scendere in campo come contro la Reggina.

Altra società in difficoltà, quella calabrese. Lo scorso 20 dicembre i giocatori hanno proclamato lo sciopero in vista della sfida di tre giorni dopo con la Vibonese, sciopero revocato l’indomani a seguito dell’invio dei bonifici da parte della società, che contestualmente ha annunciato di aver raggiunto l’intesa per la cessione del pacchetto azionario del club, da formalizzare entro il mese di gennaio. Una cessione che rappresenta probabilmente l’unica ancora di salvezza per Reggio Calabria e la Reggina, perché i debiti ammontano a circa 800 mila euro (la maggior parte dei quali verso il Fisco) e lo scorso novembre è stata presentata un’istanza di fallimento da parte dell’avvocato Mattia Grassani, che vanta un credito di 100 mila euro. L’udienza si terrà il prossimo 11 gennaio, quando il mercato potrebbe offrire una sostanziosa mano agli amaranto sul fronte cessioni. Aspettando che si palesino i nuovi proprietari, annunciati per fine mese: si dovrebbe trattare di Luca Gallo della M&G Holding, che in questi giorni avrebbe mandato un uomo di fiducia a Reggio Calabria per chiudere l’operazione con l’attuale patron, Mimmo Praticò.

  • Giacomo |

    Non voglio che pro piacenza e matera scompaiano gincatenato con la primavera

  • Giacomo |

    Non voglio che pro piacenza e matera scompaiano gincatenato con la primavera

  • Giacomo |

    Non voglio che pro piacenza e matera scompaiano gincatenato con la primavera

  Post Precedente
Post Successivo