Il governo serbo interviene per il salvataggio di Stella Rossa e Partizan Belgrado

Il governo serbo è pronto a intervenire per salvare la Stella Rossa Belgrado, travolta dai debiti societari. Il caos finanziario in cui verte da tempo il club è tornato alla ribalta delle cronache dopo le dimissioni a sorpresa di ieri del presidente, Vladan Lukic, in carica dal 2009 e arresosi di fronte agli insuccessi sportivi e finanziari: nemmeno i giocatori vengono al momento retribuiti. "Tutto quello che posso dire da parte dello Stato è che aiuteremo la Stella rossa e il Partizan", ha detto il vicepremier Aleksandar Vukcevic a margine di una riunione in cui è stato costituito un "gruppo di lavoro" per la gestione della transizione. La guida è stata affidata alla leggenda Dragan Dzajic, capitano della Stella rossa campione d'Europa nel 1991, attualmente sotto processo per accuse legate proprio al ruolo che già svolgeva nella gestione societaria del club.

"A causa della grave crisi finanziaria della Stella rossa abbiamo concordato di ristrutturare i debiti del club e formare un gruppo di lavoro per stabilizzare e consolidare la squadra" ha indicato il rappresentante del governo serbo nazionalista moderato, Vucic. Il debito della Stella rossa "è alto ma non è di 62 milioni di euro", ha smentito le cifre circolate sulla stampa il portavoce del club, Marko Nikolovski, senza fornire altri dettagli. 
Per i giocatori della Stella Rossa da mesi senza stipendio, l'interessamento diretto del governo "ha significato molto" ha indicato il portavoce, Nikolovski. "Non appena – ha aggiunto – vi saranno notizie sul pagamento dei salari ai giocatori e agli altri dipendenti del club, verranno rese pubbliche". La cosiddetta 'Task force' in carica di traghettare la Stella rossa fuori dalla tempesta, avrà il compito di "stabilizzare il club, risolvere i problemi finanziari, sbloccare i conti societari e preparare le elezioni del nuovo presidente del klub".

Parallelamente al processo di ristrutturazione della squadra, l'ex campione Dragan Dzajic dovrà affrontare il quello giudiziario che lo vede imputato dal 2010 per appropriazione indebita di fondi provenienti dalla compravendita dei giocatori: rischia fino a 12 anni di reclusione. Nel quadro di un complesso schema di prorietà societaria, la Stella rossa resta partecipata in minima parte da capitale pubblico, proveniente principalmente dal comune di Belgrado. Da parte sua il Partizan, l'altra squadra cittadina, difende in questa stagione il suo quinto scudetto consecutivo, ma è anch'essa afflitta dai debiti che ammontano, come scrive la stampa serba, a circa 30 milioni di euro. 

Il governo serbo interviene per il salvataggio di Stella Rossa e Partizan Belgrado

Il governo serbo è pronto a intervenire per salvare la Stella Rossa Belgrado, travolta dai debiti societari. Il caos finanziario in cui verte da tempo il club è tornato alla ribalta delle cronache dopo le dimissioni a sorpresa di ieri del presidente, Vladan Lukic, in carica dal 2009 e arresosi di fronte agli insuccessi sportivi e finanziari: nemmeno i giocatori vengono al momento retribuiti. "Tutto quello che posso dire da parte dello Stato è che aiuteremo la Stella rossa e il Partizan", ha detto il vicepremier Aleksandar Vukcevic a margine di una riunione in cui è stato costituito un "gruppo di lavoro" per la gestione della transizione. La guida è stata affidata alla leggenda Dragan Dzajic, capitano della Stella rossa campione d'Europa nel 1991, attualmente sotto processo per accuse legate proprio al ruolo che già svolgeva nella gestione societaria del club.

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