Fallimento Bari: fumata nera alla prima asta, ma “spunta” una cordata indiana

Nulla di fatto. Il primo round per decidere il futuro del Bari si chiude con una sola offerta presentata all’asta, quella della F.C. Bari 1908, cordata guidata dall’ex arbitro Gianluca Paparesta, dichiarata però inammissibile dal giudice delegato Anna De Simone. La pista russa sembra definitivamente sfumata, mentre le altre pretendenti hanno deciso di disertare l’asta.

Tre cordate rinunciano all’asta. La Bari Calcio s.r.l. facente riferimento all’imprenditore bresciano Francesco Ghilardini, la S.C.F.C. Bari Sport con alle spalle una cordata turca e la S.S. Calcio Bari della Edra Investiments Limited rappresentata da Marcello Felli non hanno presentato alcuna offerta. Proprio da quest’ultima cordata, nella giornata di ieri, erano arrivati segnali poco confortanti. L’avvocato Di Campli, legale della società, aveva infatti rassegnato le proprie dimissioni per la mancata copertura della caparra da tre milioni di euro, necessaria per la partecipazione all’asta.

Inammissibile l’unica offerta. Formalmente, solo la cordata di Paparesta ha presentato la caparra da tre milioni, ma non sotto forma di assegno circolare, come previsto dal bando. Nella busta, in assenza dell’assegno, è stata presentata la documentazione di una fideiussione bancaria da tre milioni d euro. Il documento, però, è stato dichiarato incompleto dal giudice De Simone in quanto il legame di garanzia con la banca estera non risulta essere chiaro (solo un timbro, oltre ad una firma illeggibile).

Cordata indiana dietro Paparesta. Quella di Paparesta è stata una mossa dell’ultimo minuto. La firma sui documenti è arrivata infatti soltanto nella giornata di ieri e l’offerta è stata presentata alle 9.54, ovvero ad una manciata di minuti dalla chiusura dei termini per la presentazione delle buste. Abbandonata l’ipotesi russa, si pensava ad una pista italiana; invece Paparesta ha trovato nuovi soci in India. Per la salvezza del Bari dunque è tutto fermo. Resta ancora meno di un mese per tentare l’ennesimo salvataggio in extremis. La nuova asta è prevista per il 12 maggio.

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