Nel bilancio al 30 giugno 2015 da poco approvato la Lazio ha “contabilizzato” ricavi per circa 22 milioni attribuiti a competizioni Uefa. Una “stranezza” rilevata da Calcio & business nel post del 23 settembre scorso, quando era stato varato dal cda biancoceleste il progetto di bilancio. La Lazio, infatti, nella stagione 2014/15 non aveva preso parte a competizioni internazionali. Arrivata terza in campionato, la squadra del presidente Claudio Lotito ha disputato nell’agosto 2015 il preliminare di Chamopions, uscendo sconfitta nella doppia sfida con i tedeschi del Bayer Leverkusen. Da settembre, la Lazio è impegnata perciò nei gironi dell’Europa league. L’anomalia è stata notata anche dalla Consob che, lo scorso 27 ottobre, ha chiesto chiarimenti sul perchè siano stati inclusi tra i ricavi questi soldi.
Il club ha affidato ad un comunicato stampa la precisazione. In sostanza, la società di Lotito ha ritenuto di potere e dovere procedere, contrariamente alla prassi fin qui seguita da quasi tutti i club europei che chiudono il bilancio in coincidenza della stagione sportiva, di anticipare al rendiconto del 2014/15 i ricavi che produrrà la partecipazione alle competizioni Uefa relative alla stagione 2015/16. In particolare, nei bilanci separato e consolidato al 30 giugno 2015, sono stati iscritte entrate pari a: 3 milioni per l’eliminazione dai play-off della Champions League; 11 milioni quale quota di market-pool spettante per la partecipazione al preliminare della Champions; 2,4 milioni per aver conseguito il diritto di accedere ai gruppi di Europa League; 4,59 milioni quale quota spettante alla Società del primo 50% del market pool dell’Europa League spettante alle tre società italiane; 1,34 milioni da conguagli di diritti Uefa Europa League, incassati nella stagione 2014/2015, relativi alla stagione 2013-2014.
Questi importi sono stati allocati, rispettivamente, nel conto economico separato e consolidato nella voce “Diritti Radiotelevisivi e proventi media” e nello stato patrimoniale separato e consolidato nella voce “Crediti verso enti specifici”.
Le ragioni di questa scelta contabile, senza la quale non si sarebbe arrivati al risultato del bilancio 2015, con un utile pari a 5,8 milioni, sono in linea con lo Ias 18, “in quanto la società – spiega la nota – ha maturato definitivamente, alla data del 30 giugno 2015, un diritto a ricevere somme per il solo fatto di essere stata ammessa alle competizioni europee, diritto che non è condizionato, né correlato all’esito delle partite che si svolgeranno nell’ambito delle competizioni europee 2015-2016, bensì ai risultati conseguiti nel campionato domestico 2014/2015”. Inoltre, aggiunge la società biancoceleste, “tenuto conto del principio della correlazione tra costi e ricavi definito dallo Ias 18, la società ha puntualmente iscritto anche gli oneri rivenienti dai bonus riconosciuti ai calciatori per i risultati di piazzamento e qualificazione alle competizioni europee”.
Queste dunque le spiegazioni fornite dalla Lazio. Bisognerà capire ora se saranno considerate esaustive dalla stessa Consob, nonchè dagli organi di vigilanza contabile europeo e nazionale, e se sarà ritenuto legittima questa modalità di anticipo contabile dei ricavi.