Plusvalenze fittizie: l’Entella va (giustamente) riammessa in Serie B per il Collegio del Coni, nuove nubi sul Chievo

Nel Caos si apre qualche spiraglio di luce (all’alba dell’autunno, ma tant’è).
“Il Collegio di Garanzia dello Sport, Prima Sezione, al termine della udienza tenutasi oggi, presieduta dal prof. Sanino, viste le conclusioni esternate dalla ricorrente a pag. 29 del ricorso introduttivo, in riforma della sentenza impugnata, ha riconosciuto la legittimazione processuale della Virtus Entella e ha determinato che la sanzione afflittiva irrogata al Cesena sia eseguita nel campionato 2017/2018”.
Significa che la sanzione di -15 comminata al Cesena poi fallito andava applicata non a futura memoria e quindi mai, ma al campionato scorso, a cui il club romagnolo si è iscritto rientrando nei parametri economici della Figc solo grazie alle ipervalutazioni dei suoi giovani. Di conseguenza il Cesena è da considerarsi retrocesso e la Virtus Entella il cui ricorso viene così accolto, va riammessa (non ripescata) in Serie B da cui non è mai retrocessa. Il Commissario Figc Fabbricini dovrà quindi riammettere l’Entella al campionato di Serie B e annullare la prima giornata di C in cui il club ligure è già sceso in campo.
Il principio fissato dal Collegio del Coni dovrebbe riaprire anche la questione Chievo punito, non per il futuro, e quindi non in maniera afflittiva, con appena tre punti di penalizzazione nel campionato di A in corso. Con il Crotone pronto a fare ricorso per ottenere il riconoscimento del diritto a giocare in A e non in B.
Quanto alla Serie Cadetta, inopinatamente ridotta in corsa a 19 squadre, per volontà dei club, del presidente di Lega Mauro Balata e del commissario Fabbricini che ha cambiato in extremis le Noif, il Tar ha revocato i decreti cautelari monocratici con i quali sabato scorso aveva ordinato il riesame delle posizioni delle società Ternana Calcio e F.C. Pro Vercelli 1892 ai fini di un possibile ripescaggio in serie B di calcio. Con due nuovi provvedimenti, il presidente della prima sezione ter del tribunale amministrativo, ha revocato la precedente decisione, fissando il 26 settembre la camera di consiglio per la valutazione collegiale della vicenda. Il Tar ha ritenuto che allo stato è venuto meno il presupposto dell’estrema gravità e urgenza previsto dal Codice e che avrebbe potuto fondare un eventuale accoglimento della domanda cautelare monocratica “dal momento che, come rappresentato dalle parti resistenti, le partite del 19 settembre 2018 sono state rinviate dalla stessa Lega Pro e, quindi, nessun pregiudizio può derivare a parte ricorrente”.
Il presidente di sezione del Tar ha poi ritenuto “prevalente l’interesse pubblico al regolare svolgimento del campionato così come calendarizzato dalle rispettive leghe professionistiche”, e vista “l’udienza straordinaria per la trattazione in Camera di Consiglio delle istanze cautelari, ove presentate, nei ricorsi relativi all’avvio dei campionati di calcio, fissata per il giorno 26 settembre”, al fine di assicurare “una quanto più sollecita definizione delle istanza cautelari, nel rispetto delle norme del codice del processo amministrativo e in osservanza dei principi della pienezza del contraddittorio e della collegialità del giudizio del Giudice Amministrativo”.
Alla luce delle considerazioni esposte è stato quindi deciso di revocare i precedenti decreti e di aggiornare la decisione all’udienza del 26 settembre.
Il Collegio di Garanzia del Coni è stato a questo punto convocato da Frattini per il 28 settembre.