Il paradosso del calcio e in particolare del calcio italiano come ha raccontato il vicepresidente vicario e ad rossonero, Adriano Galliani, all'ultima assemblea degli azionisti, è che al contrario di ciò che accade negli altri comparti economici, le squadre big non guadagnano ma perdono e le "piccole" se non prosperano perlomeno se la cavano. E gli ultimi bilanci chiusi da Juve e Inter al 30 giugno 2011 e dal Milan al 31 dicembre 2011 confermano questo "disequilibrio" strutturale: insieme le tre società hanno perso in una stagione 246,5 milioni di euro. Perdite ripianate, alla vigilia dell'entrata in vigore del fair play finanziario, dai rispettivi azionisti di maggioranza (la Juve ha varato un aumento di capitale da 120 milioni di euro). Per capire meglio da dove nascono questi deficit e come andrebbero corretti bisogna guardare alle principali voci di bilancio.
Ricavi. La squadra leader per fatturato è il Milan con 266 milioni (inclusi 23,5 milioni di plusvalenze). Dietro c'è l'Inter con 262 (25,7 di plusvalenze), mentre la Juve sconta una stagione (la scorsa) difficile e senza coppe europee e si ferma a 170 (inclusi 17 milioni di plusvalenze, ma erano 218 alla fine della stagione 2009/2010).
Diritti tv. Il fatturato dipende prevalentemente dai diritti tv. Questa voce di entrata vale 116 milioni per il Milan (80 legati a campionato e 36 alla Champions), 129 per l'Inter (86 legati al campionato, 37 alla Champions, 4,7 ad altri eventi) e 88 per la Juventus (legati quasi integralmente al campionato).
Altre entrate. Dalle gare (biglietti e abbonamenti) l'Inter incassa 34 milioni, il Milan 29 e la Juve 11 (è chiaro che il nuovo stadio di proprietà garantirà almeno il raddoppio di questa voce per i bianconeri). Il vero surplus dei ricavi per il Milan riguarda i ricavi commerciali (sponsor e merchandising). Se Inter e Juve ottengono circa 40 milioni di euro, il Milan incassa 82,5 milioni di euro.
Costi. Passiamo alle note dolenti: i costi di gestione della rosa. Il Milan spende 238 milioni di euro. Per gli ingaggi si spendono 168 milioni, 25 per i premi, e 44,5 per gli ammortamenti. Voce che dipende dal valore dei prezzi dei cartellini acquisiti in passati e che con le operazioni sui "parametri zero" dovrebbe scendere in un prossimo futuro. Per l'Inter i costi di gestione del parco giocatori sono state pari a 232 milioni (167 per gli ingaggi, 13 per premi e 52 per gli ammortamenti). In casa juventina i giocatori sono costati 173 milioni (ripartiti in questo modo: 122 per ingaggi, 4 per premi e 46,7 per gli ammortamenti).
I deficit. Aggiunti agli altri costi operativi e rapportati ai ricavi, queste somme hanno determinato per il Milan una perdita al 31 dicembre 2011 di 67 milioni, per l'Inter (al 30 giugno 2011) di circa 84 e per la Juve (al 30 giugno 2011) di 95,4 milioni.