La Champions è roba per ricchi, si sa. Ora anche le statistiche confermano questa tendenza. Un segnale per Michel Platini e l'Uefa. Se il fair play finanziario è nato per impedire il dominio di squadre che vivevano al di sopra dei mezzi propri e si indebitavano per avvantaggiarsi su quelle più morigerate, come lo stesso Platini aveva sottolineato nel 2008 assistendo a Mosca alla finale tra Manchester United e Chelsea, non ha però evitato che si creasse un'oligarchia al vertice calcistico del Vecchio continente capace di arrivare ogni anno fino in fondo alla ex Coppa dei campioni attingendo ai munifici premi assicurati dalla manifestazione. Se prendiamo ad esempio il periodo che va dal 2003 al 2013 notiamo come solo cinque squadre che non rientrano nella Top 20 dei ricavi stilata da Deloitte siano riuscite ad arrivare tra le prime quattro del torneo. E se escludiamo la strana stagione 2004 in cui il Porto ha vinto superando il Monaco in finale (in semifinale erano arrivati Deportivo La Coruna e Chelsea), sono solo due le eccezioni alle regola aurea del maxi-fatturato: il Psv nel 2005 e il Villareal nel 2006, due club che oggi non se la passano proprio bene.
Ecco in sintesi i club che fra il 2003 e il 2013 hanno raggiunto almeno le semifinali e i risultati conseguiti:
Barcellona: 3 vittorie; 4 semifinali | |||
Milan: 2 vittorie; 1 finale; 1 semifinale | |||
Manchester United: 1 vittoria; 2 finali; 1 semifinale | |||
Chelsea: 1 vittoria; 1 finale; 4 semifinali | |||
Liverpool: 1 vittoria; 1 finale; 1 semifinale | |||
Inter: 1 vittoria; 1 semifinale | |||
Porto: 1 vittoria | |||
Real Madrid: 4 semifinali | |||
Bayern Monaco: 2 finali; 1 semifinale | |||
Arsenal: 1 finale; 1 semifinale | |||
Monaco: 1 finale | |||
Juventus: 1 finale | |||
Borussia Dortmund: 1 semifinale | |||
Villareal: 1 semifinale | |||
Psv: 1 semifinale | |||
Deportivo La Coruna: 1 semifinale | |||
Lione: 1 semifinale | |||
Schalke 04: 1 semifinale |