Per Palermo, Siena e Pescara l'applicazione delle nuove regole del salary cap volute dalla Lega di Serie B sarà più "soft". Una sorta di deroga che si è resa necessaria per tener conto delle modifiche introdotte in occasione del varo definitivo del sistema di contenimento dei salari. L'assemblea delle società di B ha infatti deciso di condizionare l'applicazione del tetto di 300mila euro (150mila fissi e 150mila legato ai bonus di squadra e individuali), per i contratti stipulati dal 1° luglio 2013, al superamento del rapporto del 60% tra ingaggi e fatturato operativo (senza plusvalenze).
Questa scelta ha imposto di riservare un trattamento ad hoc per i club provenienti dal massimo campionato, visto il "peso" che ha la voce costo del personale. Nei bilanci al 30 giugno 2012, gli ultimi disponibili, per esempio, il Palermo ha un fatturato operativo (al netto quindi di 35,5 milioni di plusvalenze) di 61 milioni e 40 milioni di costi del personale (con un rapporto del 65%), il Siena invece spende per i tesserati 35,7 milioni a fronte di un fatturato operativo di 41 (con 11,9 milioni di plusvalenze).
Ma come funzionerà esattamente il salary cap? Tutte le società cadette per permettere il controllo periodico del tetto ingaggi dovranno depositare in Lega, oltre al bilancio stagionale, anche un prospetto aggiornato dopo ogni sessione di mercato, quindi al 1° settembre 2013 e al 1° febbraio 2014. Il valore del costo del personale in questo modo potrà essere valutato in tempo reale in funzione del fatturato operativo. Ma mentre per le squadre che già erano in B si misureranno gli ingaggi con il valore aggiornato dei ricavi, per le squadre provenienti dalla A si terrà fermo il valore dell'ultimo bilancio maturato in serie A. Quindi il bilancio al 30 giugno 2012 finchè le assemblee delle società intressate non approveranno in autunno il bilancio al 30 giugno 2013.
Il vero fardello della retrocessione, in ogni caso, è rappresentato dal venir meno degli introiti da diritti tv. Il Palermo nel 2012 ha incassato da questa fonte 38,5 milioni, il Siena in serie B nel 2010/11 incassava 0,6 milioni, mentre in serie A nel 2011/12 ne ha incamerati 22. In Serie B i ricavi medi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nel 2012 ammontano a 4/4,5 milioni di euro a stagione. Per compensare questa perdita è stato alzato il "paracadute" riconosciuto dalla A alle squadre retrocesse. L'"ammortizzatore" sarà di complessivi 30 milioni ripariti in base all'anzianità nella massima serie. Al Palermo dovrebbero andare 15 milioni, al Siena 10 e al Pescara 5.
Intanto, la commissione di esperti della Lega di Serie B sta classificando le tipologie di bonus individuali e per squadra da inserire nei contratti di trasferimento siglati dal prossimo 1° luglio 2013. Bonus ai quali sarà agganciata la metà flessibile del salario (fino a un massimo di 75mila euro per quelli personali e di 75mila per quelli collettivi).