Siena: nonostante il paracadute la B comincerà con una penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi

Corsa contro il tempo del Siena. Mentre il prossimo 24 giugno scadranno i termini per l'iscrizione al prossimo campionato di serie B, la società non è riuscita a pagare tramite gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo per un importo complessivo che si aggira attorno agli 8 milioni. Il club senese verrà deferito e scatteranno automaticamente i punti di penalizzazione da scontare nel prossimo torneo cadetto. Entro il 24 giugno, data poi prorogata al 30 dal consiglio federale, andranno onorate le rimanenti mensilità e le spese per la prossima serie B, pena la mancata iscrizione che di fatto comporterebbe il fallimento della società. Una spesa attorno ai 10 milioni di euro che sarebbe coperta con il cosiddetto paracadute, ovverossia lo strumento introdotto per compensare le società retrocesse della perdita dei diritti televisivi. Il paracadute spettante al Siena dovrebbe essere proprio di 10 milioni, un terzo dei 30 da suddividere con le altre retrocesse (15 invece al Palermo, 5 al Pescara) in base all'anzianità nella massima serie.

Ma una volta sfruttato il paracadute per affrontare le imminenti scadenze, che peraltro riguarderebbero anche altre squadre di serie A ancora in arretrato con gli stipendi, il Siena con cosa costruirà la squadra per la prossima stagione? La domanda per ora non ha risposte, tuttavia la rosa attuale è composta da giocatori con ingaggi piuttosto onerosi che rischiano di pesare tanto nel bilancio. Servirà da parte del direttore sportivo Antonelli, che ha altri due anni di contratto, ma non è certo di rimanere, o del suo eventuale sostituto, un grande sforzo di ingegno per assemblare una squadra in grado di mantenere la categoria. In tutto questo si incastra la mancanza di dialogo con il Monte dei Paschi: a gennaio il presidente Profumo espresse la volontà di non rinnovare la sponsorizzazione che con i suoi otto milioni era tra le più alte di tutta la serie A. Il presidente Mezzaroma nei giorni scorsi ha però provato a riallacciare i fili del discorso, puntando ad un rinnovo del rapporto a cifre sensibilmente inferiori. Del resto, solo il sostegno di Mps e un'operazione straordinaria sui marchi del Siena, come segnalato in un post del 31 gennaio scorso, avevano salvato i conti del 2012.

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  • Andrea |

    Che fallisca il Siena, ha vissuto grazie al Monte per 10 anni al di sopra delle proprie possibilità. E’ economia spicciola, Siena vale più del Chievo come potenziale economico, ma i veronesi stanno in piedi da soli.
    La squadra bianconera invece pur con una mega sponsorizzazione e con una linea di credito infinita, è riuscita a realizzare un passivo che mi pare ammonti intorno ai 30 milioni.
    Ripianarli in serie B è impossibile, e allora: che fallisca.

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