Resta Infront l'unico candidato ad affiancare la Lega di serie A nella vendita dei diritti tv in veste di advisor. I club chiederanno particolari garanzie alla società guidata da Marco Bogarelli attraverso una controproposta che deve essere prima approvata dall'assemblea di Lega di lunedì e che prevede due punti principali: aumentare il minimo garantito proposto e non rendere automatico il rinnovo del contratto dopo tre anni. "Abbiamo fatto un buon lavoro oggi, poi lunedì metteremo in votazione un documento che sarà pronto entro domani – ha spiegato l'ad del Milan Adriano Galliani al termine della riunione informale dei club -. Vedremo se otterrà 15 voti poi andremo da Infront. Deve essere l'assemblea a esaminare ed eventualmente approvare la controproposta da mandare a Infront". Galliani ha anche precisato che con la lettera inviata ieri alla Lega, "Img non si è proposto come advisor ma come acquirente dei diritti che, anche volendo, non si possono assegnare se non a seguito di una gara competitiva, come previsto dalla Legge Melandri". In sintesi, si sarabbe formata una maggioranza sostanzialmente favorevole ad accogliere la proposta Infront sia pure con alcune condizioni che lunedì saranno formalizzate. In ogni caso l'asticella del minimo garantito richiesto dai club, dopo la lettera di Img, potrebbe essere alzata a un miliardo, un miliardo e cento milioni. Qualche presidente vorrebbe anche di più. Il rinnovo del mandato a Infront dopo il 2018 sarà condizionato al raggiungimento di certi risultati, mentre il compenso per l'advisor dovrebbe essere ridotto (si parla del 3% oltre il miliardo e il 4% per la vendita dei diritti esteri).
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