Sarà ancora una Roma a stelle e strisce o avremo tra qualche anno il Dragone giallorosso? Al di là della battuta/domanda provocatoria che circola negli ambienti finanziari, l'operazione che potrebbe portare al passaggio di un pacchetto di azioni tra il 20 e il 25% della As Roma (in realtà della Neep la società che detiene il 78% del capitale della Roma non collocato in Borsa) da Unicredit al gruppo asiatico Hna di Chen Feng potrebbe modificare in futuro in maniera più radicale l'assetto azionario del club.
La trattativa con Hna. Nel giro di qualche settimana, i colloqui tra Unicredit ed Hna potrebbero portare a un memorandum of understanding e successivamente, considerando i tempi tecnici non immediati connessi a questo tipo di trattativa e operazione, alla fine della vendita di azioni. Gli azionisti americani devono dare il benestare all'accordo e mercoledì nella conference call con il managment cinese si sono mostrati sostanzialmente favorevoli anche in considerazione della solidità del compratore. Hna è tra i più importanti Gruppi societari cinesi, ha un patrimonio consolidato di circa 45 miliardi, e vanta partecipazioni in diversi ambiti. Il settore turistico rappresenta un asset in crescita esponenziale. Hna ha investito in una ventina di compagnie aree asiatiche, come la Gran China Airlines, nata sei anni fa, e a maggio ha acquistato spendendo 234 milioni il 20% di Nh hoteles. L'investimento minoritario (per ora) nella Roma sarebbe principalmente legato allo sviluppo delle attività turistiche nella Capitale e non solo.
Il ruolo di Unicredit. Il 1° agosto scorso As Roma ha emesso un comunicato finanziario per annunciare la cessione per circa 15 milioni da parte di Unicredit del 9% del capitale di Neep Roma Holding alla Raptor Holdco LLC (società che fa capo a James Pallotta), che è entrata così a far parte dell’azionariato del club giallorosso.In realtà, le operazioni messe in atto tra i due soci (Unicredit e Pallotta) che “controllano” la Roma in estate sono state tre e hanno definito in maniera netta i futuri impegni delle parti prefigurando l’ingresso di nuovi partner. James Pallotta attraverso la ASR TD SPV si è “accollato” crediti concessi da Unicredit alla Roma per 52,5 milioni di euro e lo ha fatto “pro soluto”, cioè senza la possibilità di rifarsi nei confronti di Unicredit qualora la As Roma non sia in grado di “ripagarli”.
L’istituto di credito di Piazza Cordusio ha poi ottenuto una una modifica dei patti parasociali di Neep in modo da essere dispensata da ulteriori obblighi di partecipazione al capitale della stessa. Il patto parasociale tra Unicredit e As Roma SPV LLC, cui ha aderito Raptor Holdco, conferma per Unicredit poteri di veto. Questi poteri sono connessi al mantenimento di almeno il 5% del capitale per cui è improbabile che Unicredit scenda sotto questa soglia (a parte il caso estremo di una dismissione totale dell'asset Roma=.
Le prospettive Pallotta-Feng-Unicredit. L'accordo con la vendita del 20-25% della quota in Neep in Unicredit, se gli americani daranno il benestare avendo un potere di veto, potrebbe fruttare a Unicredit 40/50 milioni. Hna e la banca potrebbero blindare il 20% dei cinesi e l’11% degli italiani, in una newco che avrebbe il 31% della holding: di questa nuova società gli asiatici avrebbero il 60-70% e l’istituto il residuo. Si dovrebbe poi procedere a un aumento di capitale di 50 milioni per far quadrare i conti del club in modo che Unicredit scenderebbe al 5%. L'obiettivo dei cinesi sarebbe infatti quello di salire progressivamente nell'azionariato. James Pallotta permettendo.