La sosta del campionato può regalare un nuovo futuro al Bari. Sono infatti riprese le trattative per la cessione del club pugliese. I Matarrese, che detengono il 90% delle quote societarie, cercano riscontri positivi con nuovi investitori. Uomo chiave per il futuro del club biancorosso è il Gianluca Paparesta, ex arbitro internazionale, che sta valutando le possibili ipotesi. Tra queste, quella che porta alla Russia, ma la volontà principale è quella di evitare trattative come quelle avvenute negli anni passati, reclamizzate in pompa magna e poi sgonfiate al momento di concludere.
Si attendono le prime risposte. In questo senso, i tempi di Paparesta sono giocoforza molto stretti. In questi giorni si aspetta una risposta sulle trattative per la cessione della società. Non si sa molto dei gruppi che intendono rilevare il Bari dalla famiglia Matarrese, ma al momento le negoziazioni portate avanti sono principalmente due: una con una cordata italiana, che ha tenuto un incontro anche con Antonio Matarrese, un’altra con una cordata russa. Gli incontri tra Paparesta e i russi vanno avanti già da dicembre e si è prospettata anche l’ipotesi dell’acquisto dello stadio San Nicola e del terreno circostante.
Il mercato chiama. Una trattativa che però dovrà dare risposte in tempi brevi, perché manca poco alla chiusura della finestra invernale di calciomercato e il direttore sportivo Guido Angelozzi dovrà muoversi sul fronte delle cessioni qualora non dovessero arrivare garanzie a livello societario. I gioielli del Bari sono in uscita, ma finora Angelozzi ha congelato le trattative nell’attesa di novità da Paparesta. Novità che dovranno dunque arrivare nei prossimi giorni, dopodiché si deciderà come agire anche con la rosa a disposizione.
La questione stadio. Il Bari sta valutando il progetto B Futura, il progetto della lega Serie B per la realizzazione e l’ammodernamento di stadi ed impianti sportivi, proprio in previsione di una cessione della società. Il nuovo progetto permetterebbe al club di realizzare un impianto di capienza inferiore rispetto al San Nicola (i cui lavori di rifacimento si aggirano intorno ai 50 milioni) di euro), ma che per costi ed opportunità risulterebbe essere più conveniente dello stadio attuale.