Il Chievo archivia un'altra stagione positiva in Serie A. Quella chiusa al 30 giugno 2013 riflette ancora un segno più all'ultima riga del conto economico: 1,5 milioni contro gli 0,6 milioni del rendiconto 2012. Il fatturato è aumentato di quasi il 20%, da 53,6 a 64,1 milioni. I ricavi da gare sono stabili a 1,9 milioni, mentre gli introiti legati ai diritti tv sono stati pari a 25 milioni. Le sponsorizzazioni hanno raggiunto i 4 milioni (in particolare 1,6 dagli sponsor ufficiali e 1,2 dallo sponsor tecnico). La cartellonistica ha fruttato circa 0,8 milioni. L'incremento dei ricavi è dipeso quindi soprattutto dal calciomercato. Le plusvalenze sono state infatti pari a 24,6 milioni (contro i 14,5 milioni della stagione 2011/12). Si segnalano in quest'ottica le cessioni di Cofie (per 10 milioni con una plusvalenza di 7) e Acerbi (per 7,5 milioni con una plusvalenza di 4,5) al Genoa, quella di Bradley alla Roma (per 3,7 milioni con una plusvalenza di circa 3), e quella di De Falco al Bari (con una plusvalenza di 2,8). Senza dimenticare il prestito al Palermo di Sorrentino che ha portato in cassa 2 milioni.
I costi della produzione al contrario sono aumentati da 50 a 53 milioni. I costi per il personale ammontano a 22,7 (contro i 19,9 del 2012). Stabili gli ammortamenti dei cartellini a 13,2 milioni. I “costi per servizi” pesano per circa 10 milioni e quelli “ per godimento beni di terzi” per 1,4 milioni (inclusi l’affitto dello stadio e dei campi sportivi per 0,5 milioni e la concessione dell'utilizzo marchio per 0,5).
Il club clivense nell'orbita proprietaria della Paluani ha debiti complessivi al 30 giugno 2013 per 102 milioni (72 quelli iscritti nel bilancio 2012), maturati verso banche (9,4 milioni), altri finanziatori (14,5), fornitori (7), il Fisco (14) e altri club per il calciomercato (36, più 10 da compartecipazioni Noif ex articolo 102 bis). I crediti sono saliti parallelamente da 37,5 a 53,5 milioni (di cui 45 verso altri club per operazioni di calciomercato).