Sarebbero sei le società interessate al Valencia. All'asta per l'acquisto del club, attualmente controllato dalla Fundacio Valencia che ha onorato una garanzia da 90 milioni di euro a Bankia per il finanziamento del nuovo stadio, dovrebbero partecipare, secondo il portale spagnolo Futbolfinanzas, diversi gruppi. Le offerte ufficiali andranno formalizzate dal 24 febbraio al 3 marzo: verranno valutate la garanzia da 90 milioni della fondazione, il progetto per concludere la costruzione dello stadio, il piano di sviluppo commerciale e sportivo oltre alla capacità di coprire il debito da 230 milioni di euro accumulato dal club.
Il favorito è Texas Pacific Group, un fondo di private equity americano che avrebbe offerto anche un finanziamento di 140 milioni per la conclusione dei lavori dell'impianto. Ci sarebbero poi la multinazionale Arena, già contattata per altri progetti e che vede la partecipazione dell'impresario valenciano Enrique Lucas, e una società a capitale con sede a Londra legata ad un fondo sovrano saudita (in questo progetto dovrebbe essere coinvolto il gruppo "Sempre Valencia" e l'ex giocatore Amedeo Carboni, si parla di un'offerta di una cifra superiore ai 450 milioni di euro). Tra gli aspiranti nuovi proprietari del Valencia ci sarebbero inoltre un fondo russo facente capo al promotore urbanistico Mihail Boskov, legato all'ex presidente Llorente per il progetto Newcoval, l'Internacional Stadia Group, multinazionale che ha già chiuso un accordo con l'Atletico Madrid per lo sviluppo del nuovo stadio "La Peineta" e che si trova coinvolta nei lavori del Camp Nou di Barcellona, e infine la Red Bull. L'azienda austriaca è già presente in maniera massiccia nel calcio internazionale, essendo in possesso di cinque club a Salisburgo, Lipsia, New York, Campinas e Sogakope. Possibile che, come per lo stadio dei New York Red Bulls, possa trovare un accordo per cooperare con Arena in vista dei lavori per il nuovo Mestalla.