La Lega Pro ha siglato una convenzione con Kss, una delle principali compagnie di progettazione del Regno Unito specializzata nella realizzazione di impianti sportivi a conclusione della “Prima Giornata sull’impiantistica sportiva”, organizzata allo stadio Olimpico di Roma assieme alla Coni Servizi. “Apprezzo questa iniziativa – ha sottolineato il presidente del Coni, Giovanni Malagò – perché la Coni Servizi sulla carta è il miglior partner per costruire un nuovo percorso per i prossimi 10 anni sulla base della nuova legge. La Roma, con un progetto importante e ambizioso, utilizza le opportunità della legge per andare a dama prima possibile. Forse, per i loro interessi, le grandi società si aspettavano di più sull’aspetto della non contiguità e della residenzialità ma sono in grado di utilizzare questa legge senza avere lacci e lacciuoli che preservano i privilegi di qualcuno”.
“Prima avevamo il problema della legge, ora è superato e dalle parole occorre passare ai fatti e la Coni Servizi si è attrezzata per essere al fianco di realtà come la Lega Pro”, ha aggiunto il presidente di Coni servizi, Franco Chimenti. E i rappresentanti della Lega Pro colgono l’occasione per distinguersi dalle leghe maggiori. “La Lega Pro farà gli stadi – ha assicurato il presidente, Mario Macalli -. Vogliamo avere un’impiantistica più consona alla tradizione e al volere delle nostre società. Senza barriere, per
ricreare un calcio diverso”. “Siamo la Lega del fare, non del faremo – ha aggiunto il dg Francesco Ghirelli -. Lo stadio è la priorità tra le priorità nel nostro lavoro quotidiano. Dopo la riforma dei campionati ci siamo posti di fare qualcosa in più: il piano industriale della Lega Pro, con management, obiettivi attesi, evoluzione delle variabili chiave. Questo significa fare sistema”.
È del Castel Rigone il “case history” presentato, ma anche L’Aquila ha in costruzione il suo impianto senza barriere. Altre 14 società (Como, Cremonese, Pavia, Frosinone, Pro Vercelli, Vicenza, Virtus Entella, Bassano, Chieti, Aversa Normanna, Prato, Sorrento, Spal e Carrarese) poi sono pronte ad aderire al progetto di adeguamento, attingendo magari ai finanziamenti dell’Istituto per il Credito Sportivo. “È una formidabile occasione per lo sport italiano – ha concluso il dg della Coni Servizi, Michele Uva -. Un grande successo per colmare un gap indiscutibile a livello europeo”.