La Lega Serie B continua a fare passi avanti col progetto “B Futura” voluto dal presidente Andrea Abodi per la progettazione e la costruzione di nuovi stadi da parte delle squadre partecipanti al torneo cadetto. C’è l’intenzione di investire da parte delle società e non manca l’appoggio della Lega, che negli scorsi giorni ha anche organizzato un forum delle proprietà nelle quali il tema stadi è stato tra i più discussi. Ai progetti già esistenti di Varese e Lanciano si aggiungono altre realtà, come quella di Trapani. “La nostra Lega è un’officina sempre aperta – ha sottolineato Abodi – perché siamo dalla parte della gente. Siamo consapevoli che gli stadi in questo momento non sono mai pieni. Perché? Sono convinto che potremmo riempirli con grande facilità. È un problema di contenitori, è vero, ma anche di contenuti. Il confronto con gli altri paesi europei ci ha stufato, vogliamo tornare a essere il calcio che era, a proporre qualcosa di aggiuntivo allo spettacolo del campo. La Lega vuole essere un collante, vuole recitare un ruolo attivo e positivo”.
Approfittando anche della nuova legge sull’impiantistica sportiva, Abodi ribadisce il suo ambizioso programma: “Puntiamo a costruire sei nuovi stadi nei prossimi tre anni per un totale di circa 100mila posti. Mi auguro che Siena (dove proprio in questo periodo si sta dibattendo uno studio di ristrutturazione del Rastrello) possa farne parte. Ma non solo stadi: è importante che venga sfruttata in toto la legge e si costruiscano anche impianti per curare i vivai”.
Trapani pronta ad investire. Un enorme balzo dai dilettanti fino alle soglie della Serie A. A Trapani si sogna il calcio dei grandi, dopo anni di dilettantismo e dopo una sola stagione in Serie B, ma la casa dei granata non è a norma per la massima serie. Un problema che per la Serie B è stato risolto con una convenzione tra il club e la Provincia di Trapani per la gestione del “Provinciale” che ha permesso di rendere l’impianto a norma in tempo per l’esordio in campionato, ma il presidente Morace è pronto ad investire per rimodernare lo stadio: “Bisognerebbe avvicinare le tribune al campo di gioco e abbattere 2 mila posti di quelli attualmente esistenti, prima di procedere ai lavori di ampliamento. È un’operazione realizzabile con un costo di circa un milione e 200 mila euro. Sono cifre rilevanti ma non impossibili. Saremmo disposti a procedere immediatamente”.
Varese e Lanciano, ancora in attesa. La questione stadio a Varese, come ammesso dall’amministratore delegato Montemurro, va di pari passo con la situazione legata ad eventuali nuovi investitori. L’impianto di Masnago nel giro di un paio di anni non sarà più a norma, dunque sarà necessario costruire un nuovo impianto. Progetti già pronti, invece, in casa Lanciano. La Cittadella dello Sport dovrebbe sorgere in un’area di circa dodici ettari in località Villa Elce. Il nuovo impianto dovrebbe avere una capienza di 12mila posti e saranno presenti altre strutture parallele. Ancora però si attende il parere dell’amministrazione comunale.
Dalla Lega Pro spunta Venezia. Non è ancora in Serie B, ma anche il Venezia del patron russo Korablyn sta facendo passi avanti per la costruzione del nuovo stadio. Il primo contratto di proprietà privata è già stato firmato ed è tutto pronto per la progettazione del nuovo impianto. Le trattative tra il sindaco Orsoni e Korablyn procedono, ma lo scoglio relativo all’area di Tessera è stato superato, salvo clamorosi dietrofront. L’intenzione è quella di deliberare il progetto già a metà aprile per poi mettere giù la prima pietra entro la fine del 2014.
“B Italia”. Per aumentare gli spettatori e cambiare la fruizione dello spettacolo sportivo, il prossimo calendario della serie B sarà stilato in modo particolare: oltre alla compilazione delle giornate, la Lega Serie B promuoverà anche un calendario parallelo comprendente le distanze, le schede delle città sul tragitto, le bellezze ambientali e paesaggistiche, gli eventi collegati, le tipicità enogastronomiche, monumenti, musei, teatri, strutture ricettive. L’iniziativa, che si avvarrà anche dell’utilizzo dei social network e di applicazioni per dispositivi mobili, punterà molto anche sulla formazione: “B Italia” andrà infatti anche nelle scuole medie ed elementari per promuovere al meglio la conoscenza delle regole del calcio, in collaborazione con l’Associazione italiana arbitri e il ministero dell’Istruzione.