L’acquisto dei diritti televisivi della Champions League per le stagioni 2012/13, 2013/14 e 2014/15 da parte della tv pubblica spagnola TVE è stata dichiarata legittima dalla Audiencia Nacional, la Corte Suprema spagnola. Questa sentenza respinge il ricorso presentato da Telecinco, precisando che la presenza di TVE all’asta per i diritti tv non è incompatibile con il suo ruolo di servizio pubblico. Mediaset, proprietaria dei canali commerciali Telecinco e Cuatro, aveva fatto ricorso appoggiandosi sulla legge spagnola che regolamenta il servizio pubblico televisivo e audiovisivo e i suoi finanziamenti. La Audiencia Nacional ha però respinto il ricorso, dando la possibilità a TVE di partecipare alla seconda asta in quanto le offerte ricevute nella prima erano state ritenute troppo basse. Pochi giorni fa, la stessa TVE era stata accusata dall’Uteca (Union de Televisiones Comerciales Asociadas) di andare contro le regole di mercato, oltre che contro la legge, per aver fatto un’offerta alla società CAA Eleven per l’acquisto di questi diritti, aggiungendosi alle offerte presentate dalle emittenti private per la trasmissione degli eventi sportivi. Legalmente, però, come sostenuto dalla stessa Uteca, TVE non ha alcuna limitazione. Nelle scorse settimane, TVE si è messa in una posizione di vantaggio per l’acquisto dei diritti per la trasmissione delle partite della Nazionale spagnola alle qualificazioni ad Euro 2016 ed al Mondiale 2018. L’offerta della tv pubblica spagnola, stando a quanto riportato da “El Mundo”, dovrebbe aggirarsi sui 50 milioni di euro.
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