Il Milan archivia il 2013 con un rosso di 15,7 milioni. Nel cantiere di “Casa Milan” Adriano Galliani (con l’assenza di Barbara Berlusconi che ha preferito lasciare spazio al vicepresidente rossonero essendo i conti dello scorso anno estranei alla sua competenza) ha illustrato all’assemblea degli azionisti i risultati consolidati in lieve peggioramento rispetto al 2012 quando la perdita era stata di 6,8 milioni.
Ricavi in calo. La cattiva notizia riguarda la contrazione dei ricavi del Gruppo calati da 329,3 a 278,7 milioni. Pesano i 13,4 milioni di minori ricavi televisivi dalla Champions e non c’è più l’effetto delle mega plusvalenze delle cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva. Con il calciomercato nel 2013 sono stati realizzati 24 milioni contro i 53,4 del 2012. I ricavi dallo stadio (botteghino) sono stati pari a 28 milioni (33,7 nel 2102). Dalle sponsorizzazioni sono arrivati 34,7 milioni. Emirates ha contribuito con 12,7 milioni, Adidas con 17,3 milioni. I proventi commerciali e le royalties sono scesi da 44,8 a 43,5 (di cui 9,9 dal merchandising). I diritti tv nazionali hanno fruttato 77,4 milioni (84 nel 2012). Altri 42 milioni derivano invece dal market pool per la partecipazione alla Champions league (erano 55 nel 2012 per effetto dei migliori risultati sportivi ottenuti).
Spending review. La buona notizia concerne il taglio del monte ingaggi di 32,2 milioni. La voce salari e stipendi è stata ridotta da 183 a 151 milioni. Cui vanno aggiunti, per determinare il costo della rosa, i 50 milioni di ammortamenti (53 nel 2012). I costi della produzione totali ammontano a 278milioni (erano 325 l’anno prima).
Indebitamento. Gli oneri finanziari valgono 12,7 milioni (tra cui 6,7 milioni di interessi passivi bancari e da finanziamento e 4,4 milioni collegati alle compartecipazioni ex articolo 102 bis delle Noif). I debiti totali però sono saliti di 33 milioni, da 342 a 375 milioni. In particolare quelli verso le banche sono aumentati da 107 a 144 milioni, quelli verso altri finanziatori al contrario sono calati da 134 a 106. C’è stato dunque una diversa strutturazione dell’indebitamento. I debiti verso altri club sono cresciuti da 30 a 40 milioni. Circa 22 sono verso la Lega per la compensazione delle campagne acquisti. Altri 16 milioni attengono aI debito verso il Manchester City per l’acquisto di Mario Balotelli. I crediti sono aumentati da 120 a 131 milioni.
Per far fronte alle esigenze finanziarie correnti il Gruppo Milan ha attivato due linee di credito da complessivi 96,3 milioni a fronte della sottoscrizione di contratti di factoring con la cessione pro solvendo dei crediti (per 111,3 milioni) derivanti dai diritti tv e dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari relativi alla stagione 2014/15.
Casa Milan. Sul prossimo esercizio peseranno la mancata qualificazione in Champions e le spese per la nuova sede Casa Milan, dove il club si è trasferito in affitto per circa 2 milioni all’anno. “Abbiamo una finestra di 6-9 mesi nel 2019 per acquistare la nuova sede a un prezzo determinato al momento del contratto d’affitto”, ha spiegato l’ad rossonero Galliani. La sede di via Turati è stata venduta con un incasso di 4 milioni.