Mentre si rincorrono voci e smentite ufficiali sulla cessione del Milan (“Il Milan non si vende e vale più di 500 milioni. Non scherziamo sulle cose sacre”, ha spiegato il presidente rossonero Silvio Berlusconi a Porta a Porta), il vero interrogativo è quello relativo al reale valore del club rossonero? Partiamo dalla valutazione che ne dà Forbes: circa 750 milioni. Cifra che guarda caso coincide con la presunta offerta del miliardario di Singapore Peter Lim pari a 500 milioni, con l’aggiunta di 250 milioni di indebitamento finanziario da “coprire”.
Il patrimonio rossonero. I paramteri e i multipli a cui fare riferimento per stabilire l’enterprise value, come si intuisce, sono variegati e complicano gli sforzi di arrivare a una “quotazione” precisa. Per non parlare della difficoltà di stabilire il surplus da assegnare alla partecipazione di controllo nell’ambito di affari così pieni di implicazioni sociali e passionali come quelli relativi alle squadre di calcio. Il patrimonio rossonero messo a bilancio al 31 dicembre 2013 è pari a circa 210 milioni. Questa cifra include, tra l’altro, concessioni, licenze e marchi iscritti per 33 milioni, terreni e fabbricati (in pratica il Centro Sportivo di Milanello, dopo la cessione degli spazi in via Turati che hanno fruttato una plusvalenza di 11 milioni) per 16 milioni, il parco giocatori per 117,5 milioni (con costi per 151 in ingaggi e circa 50 in ammortamenti), cui si aggiungono 8 milioni di comproprietà più i 17 milioni investiti nel vivaio. Inoltre, il marchio rossonero vale, secondo il report annuale di Brand Finance, circa 200 milioni. Il valore base per future trattative quindi si aggira sui 400/450 milioni.
Il confronto con il Bayern Monaco. In effetti per avere un confronto diretto sul valore dei club possiamo fare riferimento all’operazione Allianz-Bayern Monaco. La prima compagnia assicurativa europea ha annunciato lo scorso febbraio l’acquisto, a un prezzo di 110 milioni, di una quota dell’8,33% nel club bavarese nel quadro di un aumento di capitale. Il Bayern Monaco vale perciò 1,2 miliardi di euro. Se il blasone del Milan non è inferiore a quello dei campioni d’Europa in carica, mancano nella dote rossonera uno stadio di proprietà, la capacità di accumulare profitti (anche se il rosso in queste ultime stagioni è stato ridotto da 70 a 15 milioni) e soprattutto il fatto di poter generare un fatturato di oltre 430 milioni all’anno contro i 255 rossoneri. Non a caso Forbes assegna al Bayern un valore di un miliardo di euro. In definitiva potremmo provare, a ragion veduta, a fissare l’asticella a metà strada tra il miliardo di euro indicato spesso dal patron Berlusconi (che nel Milan ha speso in queste stagioni oltre 600 milioni di euro) come giusto prezzo del club e la valutazione che dà Fininvest alla partecipazione nel Milan (100%) pari a 358 milioni: 650/700 milioni di euro (inclusi i debiti), insomma, sembrano essere perciò un valore tutto sommato attendibile.