L’Unione calcio Sampdoria migliora i conti grazie ai diritti tv e alla e plusvalenze, anche se resta in passivo. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2013, infatti, mostra un rosso di 13,4 milioni a fronte di una perdita di 38 milioni dell’anno precedente. I conti che coincidono con l’anno solare per la scelta di aderire al consolidato fiscale della controllante San Quirico Spa e quindi coprono due stagioni sportive (le prime due del ritorno in serie A), la seconda parte della stagione 2012/13 e la prima di quella appena conclusa. Questo spiega il balzo del fatturato dai 32,4 del 2012 (in cui si registrava anche l’ultima parte della stagione in serie B) e i 66,9 del 2013.
Ricavi e costi. I ricavi dal botteghino sono cresciuti da 3,8 a 4,2 milioni. I diritti tv invece sono praticamente raddoppiati da 16 a 32,8 milioni. I contributi della Lega sono calati da 4,2 a 1,1 milioni. così come gli introiti derivanti dal settore commerciale (da 7,4 a 5,3 milioni). Tra questi ci sono 2,7 milioni garantiti dagli sponsor: 1,2 da quello ufficiale Gamenet e 1,5 dallo sponsor tecnico Kappa. Sul bilancio 2013 pesano inoltre 23,3 milioni di plusvalenze nel 2012 ci si era fermati a 0,7 milioni), frutto principalmente delle cessioni di Icardi all’Inter per 13 milioni (riscattato ieri a titolo definitivo dai nerazzurri), di Zaza alla Juventus per 3,5 milioni di Poli al Milan per 6 milioni e di Rossini al Sassuolo per 3 milioni. I costi della produzione scendono solo da 87,7 a 81,3 milioni. Con gli ammortmenti dei “cartellini” stabili a 12,5 milioni e stipendi e salari ridotti da 50,6 a 46,9 milioni (la “rosa” complessiva della Samp è fatti da 41 calciatori) sono soprattutto i risparmi sui cosiddetti “oneri diversi di gestione” da 14,5 a 9,6 a incidere positivamente sui conti blucerchiati (con 3 milioni in meno impegnati per i “prestiti” di atleti).
Patrimonio. L’Unione calcio Sampdoria è controllata al 99% circa dalla Sampdoria Holding detenuta dalla San Quirico Spa (che ha una quota simbolica dell’1% nella Uc Sampdoria). Nel cordo del 2013 la prima ha versano 9 milioni nelle casse del club e la seconda 4,8 milioni. Il patrimonio netto è positivo per 9 milioni. Si registra però un aumento dei debiti che complessivamente passano dai 58 del 2012 agli 82 milioni del 2013. I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a 39,5 milioni, i debiti verso le banche valgono 13 milioni (di cui 7,5 per una linea di credito aperta da Mps fino al 30 settembre 2014), quelli verso il Fisco 5,5 milioni e quelli verso altri finanziatori 4 milioni (Mps Leasing e Factoring spa per anticipazioni sui diritti tv). I crediti si attestano invece a quota 44,9 milioni (34,9 milioni relativi al calciomercato.