Bisognerà pazientare fino al 15 ottobre, termine per la presentazione delle offerte relative al bando sui diritti televisivi internazionali della Serie A per il triennio 2015-2018, per sapere se le aspettative dei presidenti – ottenere tra i 450 e i 600 milioni verranno o meno esaudite. Il bando approvato dall’assemblea di Lega sarà pubblicato martedì 30 settembre. Dopo di che toccherà di nuovo all’assemblea esaminare le offerte pervenute. “Immaginiamo che ci siano importanti spazi di crescita rispetto al passato – ha
detto il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta – in quanto il nostro é ancora uno dei principali campionati al mondo. Non dimentichiamo, inoltre, che continua a crescere anche il tasso di globalizzazione di questi eventi sportivi”.
La battaglia d’autunno. Nello scorso triennio i diritti internazionali della serie A valevano 117 milioni di euro di media l’anno per un totale di circa 350 milioni. Lo scorso autunno proprio la questione della redditività della cessione dei diritti tv all’estero aveva determinato una “spaccatura” (non certo una novità) all’intero della Lega. Sette club tra cui Juventus, Inter e Roma avevano messo nero su bianco le loro perplessità ribadendo il fatto che per la crescita della A fosse necessario che i diritti tv fossero “massimizzati”.
La precedente gara. Per il triennio 2012/15 c’è stata una gara vinta da Mp&Silva che ha garantito le somme più consistenti: 114 milioni per la stagione 2012/13, 117 per la stagione 2013/14 e 120 per la stagione 2014/15. Le altre offerte erano stato depositate da B4 (che aveva offerto 96 milioni ad anno), da IMG (che avev offerto in media 92,5 milioni), Kentaro (90 milioni annui), Pitch (90 di media), Ufa (85) e Sportfive aveva presentato un’offerta più articolata con un minimo garantito base di 92 milioni a stagione. Anche su questo fronte per il prossimo triennio si potrebbe passare alla vendita “diretta”, se le nuove offerte non saranno ritentue soddisfacenti dell’assemblea.
Il nuovo bando. Le regole della prossima gara non differiranno molto da quelle già utilizzate. Non ci sarà una base d’asta. Non si procederà allo spacchettamento per aree geografiche, ma l’assegnazione sarà unica per tutto il mondo. Al futuro vincitore sarà chiesto però di offrire maggiori garanzie e soprattutto la Lega si riserverà il diritto di verificare che in determinate aree, come Stati Uniti e Indonesia (per richiesta di Thohir) i diritti siano venduti a broadcaster in grado di garantire la trasmissione in fasce orarie di punta, compatibilmente con il fuso. Un’altra novità dovrebbe essere legata invece al diritto di trasmissione online dei match.