Per la Roma trimestre in chiaroscuro: la Champions gonfia i ricavi, ma l’utile si dimezza e si tratta la ristrutturazione dei debiti

La Roma festeggia un primo trimestre dell’esercizio 2014/2015 con un balzo del fatturato dovuto alla Champions league che ha generato nuovi proventi per complessivi 22,2 milioni, tra bonus participation e performance e market pool, nonché grazie agli incassi delle gare casalinghe con Cska Mosca e Bayern Monaco. Tuttavia nell’insieme la situazione economico/finanziaria resta delicata. Il primo trimestre in effetti si è chiuso con un risultato economico consolidato positivo per 8,9 milioni di euro, ma in flessione di 10,6 milioni di euro rispetto al risultato conseguito al 30 settembre 2013, che era stato pari a 19,5 milioni di euro. La variazione negativa è dovuta soprattutto al minor apporto della gestione calciatori. Questa voce che include, tra le altre cose, le plusvalenze conseguite nell’ambito del calciomercato per 25,1 milioni al 30 settembre 2014 (rispetto ai 52,7 milioni contabilizzati nel 2013) e che con Walter Sabatini è un fiore all’occhiello del club giallorosso è stata positiva per 20 milioni al 30 settembre 2014, ma in calo rispetto ai 39,3 milioni di euro registrati al 30 settembre 2013.
I ricavi operativi in ogni caso sono saliti da 25,3 a 45 milioni (+78%). I ricavi da gare sono passati da 4,1 a 18 milioni e i diritti tv da 10,8 a 21,6 grazie all’impatto Champions. Mentre le sponsorizzazioni, visto che manca ancora uno sponsor ufficiale, sono scese da 6 a 1,2 milioni e i proventi pubblicitari da 2,4 a 2,1 milioni. I costi operativi del trimestre sono aumentati del 33% da 33,5 a 44,5 milioni. In particolare, le spese per il personale sono salite da 24 a 30,3 milioni, gli ammortamenti da 8,2 a 8,9 milioni. Tutto questo ha determinato un utile del periodo pari a 8,9 milioni che si è dimezzato rispetto a quello del primo trimestre della stagione 2013/14 pari a 19,5 milioni.
Sotto osservazione, anche da parte della Uefa, resta la posizione finanziaria netta consolidata che al 30 settembre 2014 risulta negativa per 111,4 milioni, sia pure in miglioramento di 20,7 milioni rispetto al 30 giugno 2014, per effetto di disponibilità liquide per 7,4 milioni di euro (4,9 milioni di euro, al 30 giugno 2014), crediti finanziari a medio e lungo termine per 12 milioni e un indebitamento finanziario pari a 130,8 milioni di euro (136,9 milioni di euro, al 30 giugno 2014).
L’indebitamento finanziario si compone di debiti con scadenza oltre i 12 mesi per complessivi 40 milioni di euro (verso ASR TD SPV LLC per i finanziamenti c.d. Term Loan, per 10 milioni di euro e Vendor Loan, per 20 milioni, e debiti verso la controllante Neep Roma Holding per 10 milioni per versamenti a titolo di finanziamento da questa effettuati nell’esercizio 2013/2014), oltre che di debiti con scadenze entro 12 mesi per complessivi 90,8 milioni di euro (verso ASR TD SPV LLC, per il finanziamento c.d. Term Loan, per 20,2 milioni, verso ASR TD SPV LLC, per il gli interessi maturati sul finanziamento c.d. Vendor Loan, per 0,08 milioni, a ciò si aggiungono anticipazioni finanziarie erogate da Istituti di Factoring, per complessivi 59,8 milioni a valere su maturandi crediti da licenza di diritti tv, da attività commerciali e da crediti verso società di calcio e, infine, scoperti bancari per complessivi 10,8 milioni).
Si ricorda altresì che Neep Roma Holding, negli ultimi tre esercizi, ha già effettuato versamenti a valere sul nuovo Aumento di capitale approvato a luglio 2014 per complessivi a 100 milioni di euro.
Per ristrutturare questo debito di 130,8 milioni il 13 novembre scorso il cda dell’AS Roma ha approvato una potenziale operazione di rifinanziamento mediante la sottoscrizione di una linea di credito garantita. Le trattative sono in corso a quanto pare con Goldman Sachs e il closing è previsto nei prossimi mesi. In questo modo il club dovrebbe rimborsare l’indebitamento finanziario attualmente esistente, nonché finanziare i propri costi operativi. A garanzia di questa operazione sarà costituita una società ad hoc alla quale saranno devolute le attività media, di licensing e sponsorship e sarà costitutito un cosiddetto “Patrimonio Destinato” in cui confluiranno le attività relative alla gestione dei diritti media relativi alla Serie A e ai tornei Uefa.

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  • Alessandro |

    Roma ad un passo dal baratro, come fa a potersi iscrivere al campionato?
    130 milioni di debiti, senza avere uno straccio di stadio di proprietà come garanzia. MAH.

  • Alessandro |

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