L’assenza dalla Champions League adesso pesa. Il Manchester United, che per la prima volta in vent’anni non partecipa alla massima competizione continentale, ha annunciato un calo dei ricavi del 9,9% su base annua a 110,75 milioni di euro. Ad influire su questo dato, indubbiamente, è il mancato accesso alle competizioni europee da parte dei Red Devils, che nell’immediato post-Ferguson hanno raggiunto soltanto un settimo posto in Premier League sotto la guida di David Moyes prima e, a giochi ormai praticamente fatti, di Ryan Giggs poi.
Una situazione che, al momento, non riesce affatto a sbloccarsi per il club di Manchester. L’arrivo di Louis van Gaal in panchina e una importante campagna di rafforzamento sul mercato estivo non stanno portando i frutti desiderati. La classifica è pressoché identica a quella della passata stagione, con lo United stabile al settimo posto che non garantirebbe alcuna partecipazione in Europa.
Nonostante la diminuzione dei ricavi, il Manchester United ha però chiuso il primo trimestre fiscale con profitti pari a circa 11 milioni di sterline. Gli utili core del gruppo nel trimestre concluso lo scorso 30 settembre arretrano dell’8,6% a 25,4 milioni di euro. La squadra ha siglato un contratto record di sponsorizzazione da 940 milioni di euro con la Adidas questo trimestre, ma ha subito forti perdite nei diritti tv e nella vendita dei biglietti.