Una corsa contro il tempo: così può essere definito questo inizio di 2015 per i fondi d’investimento e per le società calcistiche che cercano di monetizzare il più possibile cedendo parte dei diritti economici dei loro calciatori. In attesa che il divieto alle third-party ownership imposto dalla Fifa entri definitivamente in vigore (la “multiproprietà” dei calciatori diventerà una pratica vietata a partire dal 1° maggio 2015, mentre i contratti di questo genere siglati a partire dal 1° gennaio 2015 avranno validità massima di un solo anno) c’è già chi ha mosso i primi passi per assicurarsi le prime percentuali sui giovani talenti brasiliani.
La prima mossa è stata fatta da Doyen Sports, che ha inserito nella propria scuderia tre giocatori verdeoro: Marcelo Cirino dell’Atletico Paranaense e il trio del Santos formato da Geuvânio, Daniel Guedes e Gabriel “Gabigol” Barbosa. Per questi ultimi tre giocatori l’accordo è stato trovato dall’ex presidente del club Odilio Rodrigues, che dal 31 dicembre non è più in carica. Il presidente attuale, Modesto Roma Junior, si è infatti dichiarato sorpreso dell’operazione, i cui dettagli erano già stati definiti a novembre stando ad indiscrezioni riportate dalla stampa brasiliana.
Persino il rappresentante di uno dei giocatori coinvolti, l’attaccante Gabigol, non era stato messo al corrente della cessione al Doyen Group dei diritti sul suo cartellino. Non è stata specificata, a tal proposito, la percentuale passata sotto il controllo del fondo d’investimento (il Santos possedeva originariamente il 60% del cartellino). Di sicuro, per il club brasiliano, si tratta di una mossa necessaria data la difficile situazione societaria: una crisi che ha portato a non pagare gli ultimi tre mesi di stipendi, con debiti per circa trenta milioni di euro.