Juventus, Milan, Inter e Napoli: sono quattro le squadre italiane a rientrare nella classifica delle migliori venti squadre europee in termini di ricavi nella graduatoria annuale stilata da Deloitte. Per la stagione 2013/14 solo la Juventus rappresenta però il campionato di serie A nella top ten, piazzandosi al decimo posto, mentre per la prima volta il Milan si trova fuori dal novero delle prime dieci squadre europee, chiudendo dodicesima, mentre l’Inter è diciassettesima, in discesa dal quindicesimo posto dell’anno scorso, e il Napoli rientra in classifica al sedicesimo posto, confermando la crescita del proprio fatturato.
Juventus. I bianconeri si confermano la prima squadra d’Italia per ricavi, nonostante nella classifica europea abbiano subito il sorpasso del Liverpool e si trovino adesso ai margini della top ten. Per la Juventus il 2014 ha portato alla vittoria del terzo scudetto consecutivo e ad una conseguente crescita dei ricavi del 2,5% rispetto alla stagione precedenti: 279,4 milioni di euro contro i 272,4 milioni del 2012/13, più della metà dei quali provenienti dalla cessione dei diritti televisivi. Dalle tv arrivano infatti 153,4 milioni di euro, il 55% dei ricavi complessivi, mentre un’altra fetta importante è rappresentata dai ricavi commerciali, che si attestano a 85 milioni. I 41 milioni di “matchday revenues” rappresentano solo il 15% dei ricavi, ma si tratta di un risultato assolutamente fuori media per le squadre italiane: escluso il Milan, tutte le altre società della serie A sono doppiate. Un successo legato indubbiamente allo Juventus Stadium, sebbene distante dalle altre squadre presenti in top ten.
Milan. Primo anno fuori dalla top ten di Deloitte per il Milan, che scende al dodicesimo posto della graduatoria con un crollo dei ricavi da 263,5 milioni a 249,7. I rossoneri possono contare su ricavi commerciali per 102,1 milioni di euro, unica delle italiane sopra quota cento milioni e, nonostante i ricavi da diritti televisivi continuino a rappresentare una quota maggioritaria del fatturato del club (122,7 milioni, il 49% dei ricavi complessivi), il Milan chiude in ribasso proprio a causa della diminuzione degli introiti tv. Nel 2012/13, infatti, aveva ottenuto 140,9 milioni dalla cessione dei diritti tv, diminuiti invece del 13% nell’ultimo esercizio. In diminuzione anche i ricavi dal botteghino, scesi a 24,9 milioni.
Napoli. La new entry tra le italiane, con ricavi complessivi per 164,8 milioni di euro, è il Napoli. I 40,2 milioni ottenuti dalla distribuzione dei proventi Uefa più i 39,7 milioni in più derivanti dalla cessione di diritti televisivi hanno permesso al club partenopeo di reinserirsi nell’élite del calcio europeo. Gli azzurri restano decisamente una società tv-centrica, con i 107,1 milioni di ricavi televisivi a rappresentare il 65% dei ricavi totali nella stagione 2013/14. In aumento anche i ricavi dal botteghino, che salgono a 20,9 milioni di euro, mentre i ricavi commerciali si attestano a 36,8 milioni. Per il Napoli è un ritorno nella top 20 dopo le apparizioni nel 2011 e 2012, con ricavi inferiori a quelli attuali, ma il mancato accesso alla fase a gironi di Champions League fa ipotizzare una nuova uscita dalla graduatoria per il prossimo anno.
Inter. Prosegue il trend in discesa dell’Inter, che riesce quantomeno a frenare la caduta e chiude il 2014 con 164 milioni di ricavi, uno in meno rispetto al 2013. Nonostante l’assenza dalle coppe europee, l’Inter riesce a restare nella top 20. Ancora una volta sono i ricavi televisivi la maggior fonte di guadagno per il club nerazzurro, che prende dalle televisioni 84,8 milioni di euro (il 52% dei ricavi totali) nonostante un calo del 10% degli introiti. In crescita del 18% i ricavi provenienti dall’area commerciale, che grazie alle sponsorizzazioni di Pirelli e Nike si attestano a 60,4 milioni. Male, come per quasi tutte le italiane, i cosiddetti “matchday revenues”, scesi a 18,8 milioni.