Il “cataclisma” di Zurigo, così come l’aveva definito Sepp Blatter, non ha dato lo scossone tanto temuto alla presidenza della Fifa. Per la quinta volta consecutiva, infatti, Blatter è stato eletto a capo della massima organizzazione calcistica mondiale, battendo l’unico concorrente Ali Bin Hussein per ritiro dello stesso, dopo aver preso atto della maggioranza schiacciante a favore del presidente uscente nel primo scrutinio. Un vantaggio che non è bastato però a Blatter per ricevere il quinto mandato alla prima votazione, in quanto non si è raggiunto il quorum dei due terzi (140 voti sui 209 possibili).
Tra un finto allarme bomba e il caos legato agli arresti e alle indagini per corruzione, il Congresso di Zurigo si è dunque chiuso con la conferma di Sepp Blatter alla presidenza della Fifa. 133 voti per il numero uno uscente della Federazione internazionale, contro i soli 73 ottenuti dal principe giordano Ali Bin Hussein. Una maggioranza schiacciante, ma che non ha garantito a Blatter l’elezione alla prima tornata. I soli sette voti di distanza dal quorum, però, hanno sancito la netta superiorità nelle preferenze, tant’è che Bin Hussein ha optato per il ritiro dalle elezioni. Dunque per Blatter è arrivato il quinto mandato a presidente della Fifa, senza passare dal secondo scrutinio.
Il Congresso di Zurigo ha dato inoltre occasione alla Fifa di rendere noti i propri risultati al termine del quadriennio 2011-2014. Il massimo organo calcistico del pianeta ha generato introiti per 5,2 miliardi di euro, segnando un aumento del 37% rispetto al triennio precedente. La principale fonte di introiti si conferma la Coppa del Mondo, che da sola porta in casa l’84% dei ricavi complessivi nel quadriennio. Il tutto a fronte di 4,9 miliardi di spese. La Fifa ha inoltre approvato una proposta palestinese che prevede la nascita di un comitato congiunto Israele-Anp-Fifa, senza l’esclusione della federazione israeliana.