La Bundesliga ha superato la soglia dei tre miliardi di ricavi al termine della stagione 2015/16. L’ennesimo record della massima serie tedesca (il dodicesimo consecutivo) porta le entrate a quota 3,24 miliardi di euro, il 23,71% in più rispetto alla stagione precedente, chiusa a 2,62 miliardi di euro. Quadruplicato l’utile complessivo delle diciotto società della Bundesliga nel giro di un anno: 206,2 milioni di euro per il 2015/16, la stessa cifra ottenuta sommando i precedenti quattro esercizi di tutte le partecipanti al torneo. Ovviamente un record storico per il calcio tedesco, reso possibile da una solidità di base comune a tutti i club. Sedici società su diciotto hanno chiuso in attivo, un caso già registrato nel 2006, quando però influì la redistribuzione dei ricavi provenienti dall’organizzazione del Mondiale da parte della Germania. Inoltre sono tredici le società ad aver chiuso i bilanci con un fatturato superiore ai cento milioni.
Quella che è stata per anni la caratteristica principale dei ricavi della Bundesliga, ovvero l’equità nella suddivisione tra le tre principali fonti di entrate (diritti tv, pubblicità e stadio), inizia a dare i primi segni di cambiamento. I proventi televisivi e mediatici rimangono la fetta più grande della torta da 3,24 miliardi (933,3 milioni, il 28,77% del totale) con un aumento di oltre duecento milioni rispetto alla stagione precedente. Un dato che nelle prossime stagioni risentirà del nuovo accordo siglato dalla Dfl: 1,1 miliardi annui da Sky ed Eurosport per il quadriennio 2017-2021. Pur registrando un sostanziale aumento, sono i ricavi da stadio a non seguire il trend relativo alle altre entrate. “Solo” 527,6 milioni, sette in più rispetto al 2015, con un peso pari al 16,26% del monte ricavi. Per la prima volta, i ricavi da stadio vengono superati dai proventi per i trasferimenti dei calciatori. Un vero e proprio boom, da 230,8 a 532,6 milioni di euro. Balzo in avanti anche per i ricavi pubblicitari, pari a 772,5 milioni (contro i 672,7 milioni di un anno fa). In aumento anche i ricavi da merchandising (201,8 milioni).
Maggiori ricchezze, nel caso della Bundesliga, non portano a maggiori spese. Almeno, non per quel che concerne i costi del personale. La quota relativa alla stagione 2015/16 è del 32,6%, in netto calo rispetto all’esercizio precedente, quando si attestò al 38%. Le cifre sono in leggero aumento, dai 997,5 milioni del 2015 al miliardo di euro dell’ultimo esercizio (1,06 miliardi per la precisione), per un totale di 3,04 miliardi nella somma dei costi complessivi. Nel 2015, i costi totali dei diciotto club della Bundesliga ammontarono a 2,57 miliardi.