La Juventus ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2016/17 con un utile di 72 milioni. Il club campione d’Italia, spinto da un mercato estivo che ha generato plusvalenze nette per 115,6 milioni di euro, ha chiuso la semestrale con ricavi pari a 314,9 milioni. Una cifra più vicina a quella raggiunta nell’intero esercizio 2015/16 che al primo semestre del bilancio precedente, inferiore di 110,4 milioni: un aumento del 54% nel giro di un anno, a cui corrisponde un aumento dei costi del 29,8%, pari a 182,2 milioni nel periodo tra luglio e dicembre 2016.
Calciomercato e tv lanciano i ricavi. In soli sei mesi la Juventus ha sfondato il muro dei trecento milioni di ricavi, la maggior parte dei quali non arriva come di consueto dalla cessione dei diritti televisivi, bensì dalla gestione dei diritti dei calciatori: 121,8 milioni di euro, contro i 37,2 del primo semestre 2015/16. Sopra la soglia dei cento milioni anche i proventi televisivi, pari a 107,2 milioni (+10,8 milioni rispetto ad un anno fa, nello stesso periodo), oltre ad aumenti generalizzati per le altre voci relative ai ricavi. Il botteghino porta in dote per il primo semestre una cifra pari a 27,7 milioni (+7,7 milioni), da sponsor e pubblicità arrivano proventi pari a 36,4 milioni (+2,2 milioni) e la vendita di prodotti e licenze genera ricavi per 9,2 milioni (+2,4 milioni). Alla voce altri ricavi, per il semestre in esame, vengono iscritti a bilancio 12,5 milioni.
Gestione calciatori, oneri in aumento. L’aumento dei costi di circa 41,8 milioni è da imputare in larga misura agli oneri da gestione dei diritti dei calciatori: una voce che nel primo semestre dell’esercizio precedente pesava solamente 5,3 milioni nelle casse bianconere e 10,9 milioni nell’intero bilancio. Solo nel primo semestre dell’esercizio 2016/17, tale voce arriva a gravare sulle finanze della Juventus per 37,2 milioni di euro. Aumenti contenuti per gli altri costi, col personale tesserato che “chiama” a bilancio 97,2 milioni di euro (+2,3 milioni rispetto al primo semestre 2015/16) e 28,2 milioni di servizi esterni (+4,5 milioni).
Altre attività: J Medical in perdita. Meno rosea la situazione di J Medical: dalla situazione patrimoniale al 30/9/2016 sono emerse perdite legate alla fase di start-up dell’attività, coperte mediante la riserva da sovrapprezzo e l’azzeramento del capitale sociale, oltre che tramite un aumento di capitale di 2 milioni. A seguito dell’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, la Juventus oggi detiene il 100% del capitale sociale di J Medical. Nel corso del semestre sono proseguiti i lavori da parte del fondo immobiliare J Village per la riqualificazione e la valorizzazione di gran parte dell’area Continassa: entro il 30 giugno 2017 è prevista la consegna della nuova sede sociale e del nuovo Training and Media Center. Nel luglio 2016, infine, la Juventus ha esercitato l’opzione per il riscatto dello Juventus Training Center di Vinovo ed ha acquisito da Unicredit Leasing S.p.A. la proprietà dello stesso sottoscrivendo il relativo atto di compravendita e versando il corrispettivo di 7,7 milioni.