La Lega vara il boxing day all’italiana: la Serie A in campo il 23 e il 30 dicembre 2017

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La Lega vara il boxing Day all’italiana. La Serie A giocherà il 30 dicembre (diciannovesima giornata d’andata), un turno in più rispetto alla passata stagione. In campo anche il 23 e il 6 gennaio con le ferie invernali dal 7 gennaio al 20. L’Assemblea della Serie A, ormai vicina al commissariamento, approva il calendario 2017/2018 non senza discussioni. Tante le ipotesi di partenza, compresa quella di giocare il 24 e il 27 dicembre. Alla fine, la scelta ricade sul 30 perché, come spiega il reggente Ezio Maria Simonelli, bisognava tenere conto soprattutto della vocazione cattolica italiana. Niente da fare per Giampiero Ventura, il campionato non sarà anticipato al 13 agosto. Un’ipotesi non percorribile e dunque accantonata. Il kick-off sarà il 20, come accade anche in Spagna. Il commissario tecnico azzurro dovrà fare di necessità virtù e cercare di preparare comunque al meglio la sfida contro la Spagna valida per le qualificazioni al Mondiale del 2018.
Il campionato 2017/2018 avrà tre turni settimanali (20/9/2017, 25/10/2017 e 18/4/2018). Finirà il 20 maggio, con i Mondiali in Russia che prenderanno il via dal 14 giugno. Quattro, invece, le soste per gli impegni con le nazionali: la prima, che coincide con la gara contro la Spagna del 2 settembre, inizierà il 28 agosto fino al 5 settembre. La seconda è fissata dal 2 ottobre fino al 10, poi dal 6 al 14 novembre e l’ultima dal 19 al 27 marzo. Deciso anche il calendario della Coppa Italia. Il primo turno eliminatorio è il 30 luglio, la finale il 27 maggio, il giorno dopo la finale di Champions League, ma servirà una deroga della Fifa.
La Lega si aggiorna a giovedì 20 aprile quando si cercherà di sfuggire, in zona Cesarini, al commissariamento ormai dietro l’angolo. Restano importanti divergenze tra il fronte delle grandi e quello delle piccole. Si va ancora avanti sulle modifiche statutarie con una mediazione sulla governance portata avanti dal reggente Simonelli. Oggi tributo ad Adriano Galliani, forse non un addio ma un arrivederci perché ancora si fa il suo nome tra i possibili candidati alla poltrona di presidente della Lega.