“C’è l’accordo tra i presidenti delle maggiori società di calcio italiane e la Commissione antimafia per l’introduzione delle celle di sicurezza negli stadi e l’ampliamento del Daspo con degli automatismi rispetto a determinate condanne penali: con l’arresto in flagranza differita, che è già stato introdotto e la previsione del reato di bagarinaggio, possiamo chiudere il cerchio e togliere le mele marce”. Lo afferma il presidente del comitato Mafia e Sport della commissione parlamentare Antimafia, Marco Di Lello, Pd. Ieri, ascoltati i presidenti della Lazio Lotito, del Genoa Preziosi e del Napoli De Laurentiis, tutti hanno chiesto, concordemente, di inasprire le regole affinchè gli stadi diventino più sicuri e i tifosi vadano per seguire le partite, non per esercitare violenze. “Sono contento perchè vedo che nel corso di questi mesi – ha commentato Di Lello – è mutato l’atteggiamento del mondo del calcio: all’inizio la nostra inchiesta è stata salutata con sospetto mentre oggi è largamente sostenuta, di questo siamo felici”. Entro la pausa estiva la Commissione antimafia vuole concludere questa indagine e proporre una relazione che possa essere largamente approvata per proporre poi un disegno legge che regolamenti le scommesse, introduca il reato di bagarinaggio, rafforzi il Daspo, preveda celle negli stadi e altro ancora.
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