Cina, via libera al Var dal 2018: investimento da 2,5 milioni di euro

Il Var sbarca in Cina. La CFA, organo che governa il calcio cinese, ha annunciato l’introduzione della tecnologia a sostegno degli arbitri. Un passo in avanti immediato per il torneo di massima serie, la Chinese Super League, che finora ha sperimentato l’utilizzo dell’arbitro addizionale (come già avvenuto in passato in Europa). Dalla prossima stagione, dunque, spazio al video: uno strumento già adottato in campo internazionale (Mondiale Under 20, Confederations Cup e Mondiale per Club) e in diversi campionati nazionali, come Serie A, Bundesliga, MLS e Primeira Liga portoghese. L’intenzione dei cinesi è però quella di potenziare la tecnologia da mettere a disposizione degli arbitri, dopo i risultati positivi ottenuti nelle partite in cui è stato utilizzato l’arbitro addizionale a supporto del direttore di gara.
L’investimento previsto dalla Federcalcio cinese, stando a quanto riportato da Qc.com, sarà di circa tre milioni di dollari (poco più di 2,5 milioni di euro): più del doppio di quanto investito dalla federazione portoghese, che ha messo sul piatto un milione di euro per l’implementazione del Var nei campi della Primeira Liga. Tra Figc e Lega Serie A, invece, la spesa sostenuta dal calcio italiano per l’utilizzo della tecnologia arbitrale è stata di circa 1,5 milioni di euro. Cifre destinate ad aumentare se si sposta l’obiettivo sul Mondiale del 2018 in Russia: se in Italia vengono utilizzate una decina di telecamere per dare agli addetti all’analisi video una panoramica completa sulle azioni di gioco, nel torneo che si disputerà la prossima estate saranno in totale 44.
L’introduzione del Var può segnare una svolta nella classe arbitrale in Cina. L’intenzione della CFA è infatti quella di rendere l’utilizzo della tecnologia il primo vero passo verso il riconoscimento dello status di professionista ai direttori di gara. Oltre all’implementazione del sistema video sui campi della massima serie è in progetto l’apertura di scuole arbitrali che possano permettere sia agli aspiranti arbitri che ai fischietti già abilitati di familiarizzare il più velocemente possibile con la nuova metodologia.