Inter Media and Communication (IMC) ha annunciato l’offerta di un prestito obbligazionario garantito del valore di 300 milioni di euro con scadenza 2022.
I proventi saranno utilizzati per rimborsare l’attuale indebitamento finanziario dell’Inter e per i bisogni aziendali generali del club. L’Inter di Suning punta così a ristrutturare il proprio debito. Quando Thohir è diventato proprietario dell’Inter si era obbligato a liberare Massimo Moratti, saldando i debiti dell’epoca grazie a un prestito da 230 milioni di Goldman Sachs e di altri fondi. Nell’ambito di quel rifinanziamento venne “effettuata una operazione straordinaria infragruppo consistente nel conferimento da parte di FC Internazionale del ramo d’azienda contenente i contratti di sponsorizzazione, i crediti derivanti dalla vendita dei “media rights” ed i contratti relativi a Inter Channel alla società Inter Media and Communication costituita il 6 maggio 2014″. In pratica la “polpa” dell’Inter è finita dentro una scatola (la IMC) data in pegno a garanzia del debito. Ora Inter Media and Communication, in quanto unico amministratore e gestore dei settori media, broadcast e delle sponsorizzazioni di FC Internazionale, offre in garanzia questi beni e chiede al mercato 300 milioni con cui sarà estinto il debito di 230 milioni (conteggiando quanto fin qui già rimborsato restano da pagare 208 milioni entro il 1° luglio 2019) e con la somma residua (80/90 milioni) supporterà le spese del club. Sempre in attesa che esca Thohir.
Goldman Sachs International è il coordinatore globale e il bookrunner fisico della nuova offerta e UBI Banca ne è il cogestore. Latham & Watkins LLP funge da consulente legale dell’Inter mentre Rothschild e il consulente finanziario. Cravath, Swaine & Moore LLP e DLA Piper fungono da consulenti legali di Goldman Sachs International e di UBI Banca.