Il primo anno di vendita collettiva dei diritti televisivi porta un aumento generalizzato dei ricavi per tutte le squadre della Liga. Ai venti club che hanno preso parte al campionato 2016/17 sono andati poco meno di 1,25 miliardi di euro, più di quanto redistribuito nella stagione precedente a tutte le squadre partecipanti sia alla Liga che alla Segunda Division. Un meccanismo che ha sicuramente favorito i club di seconda fascia, ovvero le diciotto società che fino alla stagione 2015/16 dovevano vendere autonomamente i diritti televisivi e non potevano contare sull’appeal di Real Madrid e Barcellona. Sono loro i veri “vincitori” del nuovo sistema, entrato in vigore a partire dalla scorsa stagione, ma le due big hanno ben poco di cui lamentarsi. Specialmente i blaugrana, che hanno visto aumentare i propri ricavi televisivi di circa sei milioni di euro: da 140 a 146,2 milioni, l’11,47% dell’intera torta redistribuita tra le squadre della Liga. Fino a un anno fa, con la vendita singola dei diritti audiovisivi, i catalani se ne accaparravano poco più del 13%, così come il Real Madrid, che è la squadra ad aver ottenuto la minore variazione con il nuovo sistema. Da 140 a 140,1 milioni di euro, praticamente un ricavo invariato per i blancos, che sono così la seconda società spagnola per proventi televisivi.
Ma ad avere un beneficio evidente dalla nuova ripartizione, come già detto, sono i club di seconda fascia. A partire dall’Atletico Madrid, che si avvicina alla soglia dei cento milioni (i colchoneros si fermano a 99,2 milioni di euro) e vedono aumentare i propri ricavi televisivi di oltre trenta milioni nel giro di un anno. Aumento significativo anche per l’Athletic di Bilbao, che passa da 47,9 a 71 milioni e si piazza al quarto posto tra i club che hanno ottenuto di più col nuovo accordo televisivo. Resta nell’élite del calcio spagnolo anche il Valencia con i suoi 67,4 milioni (53,8 nel 2015/16), che insieme al Siviglia (65,9 milioni) e al Villarreal (60,9 milioni) supera la soglia dei sessanta milioni, precedentemente terreno di conquista solo per le due big e l’Atletico.
Ai club di Liga e Segunda Division, in totale, è andato poco meno di 1,7 miliardi di euro. Alle squadre di massima serie è andato il 90% dell’importo, mentre alle società del torneo cadetto è toccato il 10%, pari a 140,8 milioni di euro. La ripartizione prevede una quota da spartire in parti uguali, che per le squadre della Liga è pari al 50% del ricavo cumulato e per quelle della Segunda è del 70%; più una quota basata sui risultati sportivi, che per le squadre di massima serie viene calcolato in base alle precedenti cinque stagioni, mentre per le squadre del torneo cadetto riguardano solo l’ultimo campionato. Il residuo viene poi suddiviso a seconda della vendita di biglietti e abbonamenti nelle cinque stagioni precedenti (un terzo della quota residuale) e su quello che potrebbe essere equiparato al “bacino d’utenza” preso in considerazione nella ripartizione dei diritti tv in Italia (pari a due terzi della quota residuale), che nel testo della Liga viene inteso come “contributo della squadra alla visibilità del torneo”.