Il valore dei naming rights degli stadi della Premier League ha superato i 150 milioni di euro. Nel giro di quattro anni, il potenziale economico legato alle sponsorizzazioni degli impianti della massima serie inglese è praticamente raddoppiato: dai 74,6 milioni di sterline annui del 2013 ai 135,6 milioni di sterline (circa 154 milioni di euro) del 2017. Lo studio condotto da Duff & Phelps ha tenuto conto di tutte le venti società della Premier League, incluse quelle che non hanno ceduto i diritti sul nome del proprio stadio. Come il Manchester United, la cui casa rimane l’Old Trafford, ma il cui valore potenziale sarebbe di 26,2 milioni di sterline. In cima alla lista degli impianti dal maggior valore, pur non avendo alcuno sponsor al fianco. Alle sue spalle, con 19,1 milioni di sterline, c’è l’altro impianto di Manchester, l’Etihad Stadium del City, seguito da Stamford Bridge, casa del Chelsea, con un valore potenziale di circa 18 milioni di sterline. Il nuovo impianto del Tottenham, che dalla prossima stagione lascerà Wembley, potrebbe portare nelle casse del club londinese almeno 15 milioni a stagione. La classifica è stata stilata combinando vari parametri, quali i valori delle sponsorizzazioni delle maglie e delle sponsorizzazioni tecniche, seguito su social media, diritti tv e i valori correnti del naming, oltre al controvalore della compravendita dei calciatori e alla performance delle squadre nelle ultime tre stagioni. Secondo Enrico Rovere, managing director di Duff & Phelps Valutation Advisory Services Italia, quanto visto Oltremanica “indica che le potenzialità economiche del sistema calcio sono notevoli e anche in Serie A, nella diversità delle condizioni rispetto al Regno Unito, i club abbiano già oggi la possibilità di valorizzare al meglio il loro prodotto”.
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