Conto alla rovescia per la fideiussione da 1,2 miliardi che Mediapro dovrà presentare alla Lega Serie A per l’acquisizione dei diritti televisivi del triennio 2018-21, ma con ogni probabilità nella giornata di martedì non dovrebbe arrivare nessuna garanzia. Nella stessa giornata è prevista l’assemblea dei club della massima serie, che a quel punto potrebbero vedere innalzarsi la cifra proposta dagli spagnoli: un versamento di 200 milioni (da aggiungere ai 50 più Iva già anticipati) e l’impegno di rendere noto il patrimonio netto del gruppo una volta completato l’ingresso dei cinesi di Orient Hontai, che hanno acquisito il 54% delle quote per un miliardo di euro. Le alternative a questa soluzione comporterebbero ricavi inferiori al miliardo e 50 milioni di euro anni che Mediapro si è impegnata a versare per ognuna delle tre stagioni di competenza del bando. Intanto rimane da decifrare la posizione degli spagnoli dopo lo stop al bando deciso dal Tribunale di Milano, il cui ricorso è atteso nei prossimi giorni, e dopo il ricorso al Tar presentato dall’Antitrust. Senza un compromesso, i diritti potrebbero tornare in mano alla Lega che dovrebbe riassegnarli o tramite un nuovo bando, oppure tramite trattative private. Il secondo iter, sia per le opzioni possibili che per le tempistiche, sembra essere quello più probabile. Rimane in piedi una terza ipotesi, quella della creazione di un canale della Lega, ma Mediapro, qualora i diritti dovessero tornare sotto il controllo della Lega, non sembrerebbe disposta a tornare in gioco. Semmai potrebbero acquistare, tramite trattative private, un pacchetto internet, ripercorrendo quanto già fatto nella Liga (con il canale Bein Connect) o in Brasile (insieme a Google trasmette su YouTube le partite del campionato in 26 paesi).
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