Nell’estate senza senso del Calcio italiano – un’estate che nel frattempo è diventata autunno senza che un solo problema sia stato disincagliato – il caso più eclatante è ormai quello dell’Entella. Il club ligure del presidente Gozzi, retrocesso lo scorso anno sul campo in Lega Pro, oggi si trova a essere un club “fantasma” condannato a non poter scendere in campo forse fino alla fine di ottobre né in Serie B (dove avrebbe a rigor di logica diritti a stare), né tanto meno in Serie C.
È questo l’effetto deI corto circuito di corsi e controricorsi in atto nella giustizia sportiva e in quella amministrativa. La scorsa settimana il Collegio di garanzia dello sport del Coni ha accolto il ricorso dell’Entella chiedendo alla giustizia della Figc di rimodulare la condanna del Cesena per il caso delle plusvalenze-fittizie scambiate con il Chievo nelle ultime stagioni. Il -15 di penalizzazione – detto il Collegio – non possono essere irrogati a futura memoria per il principio di afflittività della pena visto che il Cesena nel frattempo è fallito. La penalizzazione va applicata sul campionato scorso con la conseguenza che il Cesena sarebbe retrocesso e l’Entella riammessa in B, nel senso che non sarebbe mai retrocessa. Quindi tecnicamente l’Entella che ha già disputato una gara in C quest’anno deve essere riammessa dalla Figc in Serie B. Ma la Figc ancora commissariata dal Coni e da Roberto Fabbricini non provvede. Né impugna la decisione del Collegio di garanzia del Coni. A impugnare ci pensa la Lega di Serie B.
In maniera assolutamente inedita la Lega di Mauro Balata, con una decisione unanime del suo consiglio direttivo, ha impugnato al Tar il pronunciamento. Secondo il ricorso non si può ora condannare una società che non esiste più (il Cesena).
Il Tar in via cautelare si pronuncerà non prima dell’8 ottobre. E per il merito ci vorrà almeno un altra settimana. Nel frattempo all’Entella non viene consentito di giocare in Serie B e in Serie B il presidente della Lega Pro Gravina ne ha sospeso le partite in attesa di capire quale sarà la definitiva composizione dei campionati.
Già perché domani ci sa l’ennesimo giorno del giudizio sulla Serie B a 19 o 22 squadre presso la sezione 1-ter del Tar del Lazio, con i ballo le posizioni di Pro Vercelli, Ternana, Siena, Catania e Novara.