Il Cda della Roma ha approvato la semestrale consolidata al 31 dicembre 2019, inizialmente approvata lo scorso 28 febbraio, ma la cui pubblicazione è stata rinviata alla giornata di ieri per effetto dell’emergenza Coronavirus. Risultati invariati rispetto a quelli approvati due mesi fa: la prima metà dell’esercizio si è chiusa con poco meno di 87 milioni di perdite (il primo semestre dell’esercizio precedente si chiuse con un utile di 1,7 milioni) e ricavi par a 94,6 milioni, in calo di 40,2 milioni rispetto allo stesso periodo preso in esame nell’esercizio 2018/19.
Nella relazione pubblicata ieri, la Roma conferma le trattative per l’ingresso di nuovi soci: “Si precisa che, come già comunicato al mercato in data 20 novembre 2019 e 30 dicembre 2019, dalla As Roma Spv Llc, sono in essere contatti tra tale società e un potenziale investitore al fine di permettergli di valutare l’opportunità di un possibile investimento in Neep Roma Holding S.p.A. e nelle sue società controllate, inclusa A.S. Roma S.p.A”. Da mesi vanno avanti i negoziati con Dan Friedkin, il cui nome non compare nel comunicato della Roma, che si limita a parlare di un’operazione i cui contatti sono “attualmente rallentati per effetto della diffusione del virus Covid-19”. Qualora l’operazione dovesse andare a buon fine, “i fabbisogni finanziari e patrimoniali del Gruppo verrebbero coperti da apporti di risorse del suddetto investitore”.
Nel primo semestre dell’esercizio attualmente in corso, intanto, la Roma ha dovuto fare i conti con un tracollo generalizzato dei ricavi, causato principalmente dalla mancata qualificazione alla Champions League. Chi ne risente maggiormente è il botteghino, con proventi pari a 17,2 milioni (contro i 41,6 di un anno fa). In netto calo anche i ricavi televisivi (da 65,7 a 55,5 milioni di euro) e da sponsorizzazioni (da 13,2 a 10,8 milioni). Pressoché invariati i ricavi commerciali, pari a 3,9 milioni (in calo di circa 300 mila euro). Ridotti invece di 12,2 milioni i costi operativi, pari a 123,9 milioni di euro. Una variazione quasi interamente dovuta al ribasso delle spese per il personale, pari a 83,7 milioni (contro i 95,9 milioni del primo semestre 2018/19).