L’effetto Covid-19 si fa sentire sul valore dei brand calcistici internazionali. Per la prima volta in sei anni, il valore del trademark dei 50 club presenti nella Brand Finance Football 50 diminuisce, con un decremento pari al 3,7%. In totale, nel giro di un anno, i primi 50 club al mondo per valore del proprio marchio hanno visto la loro valutazione complessiva scendere di 751 milioni di euro. La Premier League conferma la propria posizione dominante, con 19 club in classifica e sei brand nella top 10 internazionale, ma a guidare la graduatoria è ancora una volta il Real Madrid.
I neo campioni di Spagna, a dispetto di un crollo del 14% del valore del proprio marchio, hanno ancora il brand più remunerativo del calcio mondiale: la sua valutazione si attesta a 1,419 miliardi di euro (227 milioni in meno rispetto a un anno fa) e rimane davanti al Barcellona, che invece non ha patito gli effetti della pandemia e vede il proprio marchio aumentare di valore (da 1,393 a 1,413 miliardi, +1,4%). Per le spagnole non ci sono altre squadre in top ten, dove oltre al Bayern (sesto, 1,056 miliardi) e Paris Saint-Germain (settimo, 967 milioni) troviamo solamente club inglesi.
Il marchio Manchester United perde la seconda piazza e il 10,7% del valore, ma resta il principale brand calcistico inglese, con una valutazione di 1,314 miliardi di euro. Gran balzo in avanti del Liverpool, ai piedi del podio, con una valutazione di 1,262 miliardi, davanti al Manchester City che perde il 10,4% e si ferma a 1,124 miliardi. Sotto il miliardo di valutazione Chelsea (ottavo, 949 milioni) e Tottenham (nono, 784 milioni), mentre l’Arsenal è il club della top ten che più di ogni altro ha visto crollare il proprio brand: 719 milioni, il 18,8% in meno rispetto al 2019.
Tra le italiane in classifica, la Juventus è l’unica società a vedere incrementare il valore del proprio marchio. Bianconeri stabili all’undicesimo posto in classifica, con un aumento dell’11,4% rispetto all’anno precedente, ma soprattutto in top ten per quanto riguarda il “rating” del proprio marchio (nona posizione, davanti all’Arsenal). Gli altri club della Serie A in graduatoria perdono terreno: Inter e Lazio poco meno dell’1%, il Napoli l’8,4%, la Roma il 21,4% e il Milan il 35,3%. La Serie A, dunque, continua ad avere sei club in classifica e si conferma la quarta lega al mondo dopo Premier, Liga e Bundesliga. Più che puntare ai tedeschi, però, il calcio italiano deve guardarsi le spalle dalla Ligue 1. Il campionato francese ha meno squadre in top 50 (soltanto tre, con Lione e Olympique Marsiglia insieme al Psg) ma un valore medio dei brand superiore a quello della Serie A (426 milioni contro 313 milioni), in leggero aumento nel giro di un anno.