Il Covid-19 fa perdere all’Inter 45 milioni di ricavi. L’Assemblea degli azionisti dell’Inter ha approvato il bilancio al 30 giugno 2020, con un fatturato consolidato pari a 372,4 milioni di euro (contro i 417,1 milioni del 2019) e una perdita di 102,4 milioni complessivi. La pandemia ha avuto un ruolo determinante nel risultato negativo, ma l’esercizio è stato caratterizzato dall’efficientamento economico.finanziario, con un monitoraggio dei costi, della gestione del capitale circolante, degli investimenti e della liquidità. Il primo semestre ha visto registrare nuovi ricavi e redditività, ma da marzo la situazione del club nerazzurro ha seguito la stessa linea delle altre società europee, a causa della pandemia di Covid-19 e delle conseguenti misure adottate sia in campo italiano che in campo internazionale, ovvero partite a porte chiuse con azzeramento degli introiti dal botteghino e rimborsi degli abbonamenti.
Altro effetto della pandemia è stato lo slittamento della conclusione della stagione 2019/20, col prolungamento dell’attività agonistica al 31 agosto, dunque oltre la data di chiusura del bilancio. Ciò ha comportato il differimento di ricavi da diritti televisivi e sponsorizzazioni per circa 51 milioni di euro, al netto del quale l’Ebitda si attesta a 46 milioni di euro (contro i 105,2 milioni dell’esercizio precedente) e la perdita di esercizio si ridurrebbe a 70,7 milioni, con ricavi a 423,7 milioni di euro. Senza Covid-19, dunque, il fatturato sarebbe stato addirittura in crescita, doppiando le cifre registrate nel 2016, l’anno in cui Suning ha acquisito la proprietà della società nerazzurra. A livello di brand, l’Inter consolida la propria posizione tra i 15 principali marchi al mondo (con una valutazione di 466 milioni di euro), con una crescita di oltre il 235% in cinque anni. Stando alla graduatoria pubblicata da Sportspro, quello interista è attualmente il ventesimo brand sportivo più commerciabile al mondo, settimo tra i club di calcio.
“In uno scenario di grande contrazione economica, si consolida il progetto di crescita dell’Inter – ha dichiarato Steven Zhang, presidente del club – basato sulla creazione di un marchio globale e su una visione innovativa del business che vede nelle nuove generazioni il target di riferimento primario. Il nostro impegno per il futuro è sempre rivolto a garantire sostenibilità aziendale e crescita della performance sportiva”. Giuseppe Marotta, Ceo Sport dell’Inter, aggiunge: “In un contesto di grande incertezza, l’Inter ha intrapreso un nuovo cammino. Abbiamo conquistato il secondo posto in campionato, siamo ritornati a vivere il fascino di una finale europea dopo 10 anni di attesa. Abbiamo valorizzato giovani talenti che rappresentano il futuro sportivo e patrimoniale del club. Sono state poste basi solide che, nel tempo, ci consentiranno di tornare alla vittoria. La crescita costante dei risultati, stagione dopo stagione, rimane il nostro obiettivo”. Per il Ceo Corporate Alessandro Antonello, invece, “la stagione scorsa attesta un’ulteriore crescita dell’enterprise value, del valore del brand, delle performance dei canali digitali e dei tifosi nel mondo”.
Tra gli investimenti promossi dall’Inter, infine, vanno sottolineati quelli effettuati nel campo delle infrastrutture. Nel corso della passata stagione, la società nerazzurra ha completato la creazione della Clubhouse del Suning Training Center, avviando inoltre i lavori per il Suning Youth Center, che oggi ospita Inter College e il convitto per i giovani atleti e le giovani atlete che ne fanno parte. Il progetto principale, però, rimane quello per il nuovo distretto di San Siro, un investimento da 1,2 miliardi di euro.