Il Club Brugge è la prima società calcistica in Belgio ad essere quotata in Borsa. I campioni in carica della Jupiler Pro League hanno annunciato la propria intenzione di lanciare un’offerta pubblica iniziale per l’ammissione al mercato Euronext Bruxelles, diventando così il diciassettesimo club di area Uefa a mettere le proprie quote nel mercato azionario. Turchia e Portogallo vantano il maggior numero di club quotati: Besiktas, Fenerbahce, Galatasaray e Trabzonsport per i primi, Benfica, Braga, Porto e Sporting per i lusitani. In Italia le società in Borsa sono Lazio, Juventus e Roma, mentre nel resto d’Europa si trovano Manchester United (Inghilterra), Borussia Dortmund (Germania), Ajax (Paesi Bassi), Celtic (Scozia) e Olympique Lione (Francia).
A seguito di tale operazione, la controllante del Club Brugge (Grizzly Sport Nv, guidata dal presidente Bart Verhaeghe) dovrà lasciare parte del proprio pacchetto azionario, pari al 95% delle quote della società, mantenendo comunque il controllo della maggioranza. Al termine della stagione 2019/20, conclusa con la vittoria del campionato, i nerazzurri hanno totalizzato 120 milioni di ricavi operativi, con un Ebitda di 61 milioni e un utile netto di 24 milioni. Nel primo semestre dell’esercizio attualmente in corso, nonostante le restrizioni causate dalla pandemia di Covid-19, il club ha evidenziato una “resilienza finanziaria” con un “bilancio in salute, con una posizione finanziaria netta positiva al 31 dicembre 2020”. Inoltre, il Brugge può fare affidamento sul nuovo contratto televisivo che la lega ha siglato con Eleven Sports, della durata di cinque anni.
Quotandosi in Borsa, il Club Brugge punta a raccogliere risorse finanziarie per portare avanti il progetto di un nuovo stadio da 40 mila posti. L’intenzione sarebbe infatti quella di abbandonare il Jan Breydel Stadion, ristrutturato per l’ultima volta nel 1998 in vista degli Europei disputati due anni dopo in Belgio e Olanda. Il nuovo impianto, per il quale sarebbe stata scelta un’area nel quartiere Sint-Andries, verrebbe a costare circa 100 milioni di euro. Negli scorsi mesi, la società si è affidata agli studi di Scau e B2Ai per il progetto.
“È un passo storico per tutta la comunità del Club Brugge – ha dichiarato il presidente Verhaeghe – e la logica fase successiva nel proprio sviluppo. L’eredità storica del Club Brugge e i suoi record sportivi formano la base di un brand iconico e riconosciuto internazionalmente, supportato da una comunità di oltre un milione di sostenitori leali. La nostra visione è quella di continuare su questo percorso facendo crescere ulteriormente il club, costruendo sulla stessa eredità, etica del lavoro e guida che ci hanno reso un club così seguito. Mentre questi passaggi permettono al Club Brugge di rimanere ai vertici nel settore calcistico, i tifosi, le prestazioni in campo e il management commerciale rimarranno i nostri principi guida nella prossima fase di sviluppo”.