Dalla promessa di riportare Ronaldo a Madrid alla ritirata, almeno temporanea. Enrique Riquelme rinuncia a concorrere alle prossime elezioni per la carica di presidente del Real Madrid e lascia campo libero, ancora una volta, alla riconferma di Florentino Perez, in carica da 12 anni dopo un primo mandato durato dal 2000 al 2006. Nelle precedenti tornate elettorali, nel 2013 e nel 2017, Perez è stato rieletto senza altri candidati a contendergli la carica. Nel 2021, a questo punto, si avvia ad una riconferma sulla scia delle ultime elezioni, vista l’assenza di possibili concorrenti.
Riquelme ha annunciato la decisione di non presentarsi alle prossime elezioni tramite un comunicato pubblicato su Twitter. Una rinuncia dovuta “per i termini ridotti stabiliti dall’attuale board e dalla giunta elettorale, che rendono impossibile presentare la candidatura completa sulla quale si stava lavorando e assicurare una campagna in cui si possa realmente spiegare a tutti i soci il progetto per il Real Madrid”. Riquelme, inoltre, tiene a precisare che da parte sua non si tratta di una rinuncia definitiva alla poltrona di presidente del club madrileno, ma “conferma ufficialmente la sua intenzione di presentarsi alle prossime elezioni”. Il 32 ceo di Cox Energy, società che si occupa di energie rinnovabili, avrebbe dovuto presentare una fideiussione pari al 15% del fatturato del club per prendere parte alle elezioni.
Con il ritiro dell’unico candidato “antagonista”, dunque, Perez si ritrova la strada nuovamente spianata per la conferma alla presidenza delle merengues. Per il 74enne azionista di riferimento del Grupo Acs, nome balzato agli onori delle cronache italiane negli ultimi giorni per la trattativa con Autostrade, sarebbe la quarta rielezione consecutiva, la terza delle quali senza nemmeno affrontare concorrenti. In totale, con la conferma attesa per il 2021, saranno sei i mandati per Perez, inclusi quelli di inizio 2000 che hanno dato il via all’era dei Galacticos.