La Ligue 1 rischia di perdere il Bordeaux. Il club francese, recentemente passato dalla proprietà americana all’ex presidente del Lille, Gerard Lopez, è stato retrocesso d’ufficio dalla Commissione di Controllo dei Club Professionistici in Ligue 2. Un verdetto soggetto ad appello, chiaramente, ma le vicissitudini societarie che avevano portato al disimpegno di King Street stanno costando caro, dopo una stagione chiusa al dodicesimo posto in massima serie. Il passaggio di proprietà, allo stato attuale, non basta per ottenere il via libera dalla Direction Nationale du Contrôle de Gestion (Dncg), che si è espressa anche su altre società finite sotto il suo controllo: Lorient, Lille, Montpellier, Nizza, Lens e Rennes non subiranno alcuna sanzione, per l’Olympique Marsiglia è prevista una supervisione sul monte ingaggi e sulle spese dei trasferimenti mentre il Nantes (oltre al controllo sugli stipendi) non potrà operare sul mercato a titolo oneroso.
Il Bordeaux, così come l’Angers (lo scorso anno tredicesimo in Ligue 1), è stato retrocesso in seconda serie. Il ricorso per tale verdetto verrà esaminato il 12 luglio, data entro cui le società possono integrare la documentazione al vaglio della commissione di controllo. Nel caso del club della Gironda, tale sanzione è stata comminata dal Dncg «in ragione del disimpegno dell’azionista maggioritario del club». Un disimpegno noto ormai da tempo, più precisamente dallo scorso 22 aprile, quando con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del club veniva resa nota la volontà da parte di King Street di non portare avanti l’investimento, dopo aver immesso 46 milioni di euro nella società. A causa di tali circostanze, il club è stato posto sotto la protezione del Tribunale del Commercio di Bordeaux con la nomina di un rappresentante ad hoc, al quale è stato assegnato il compito «di assistere l’FC Girondins de Bordeaux nella ricerca di una soluzione duratura».
Soluzione che, a fine giugno, si è materializzata con l’offerta di Gerard Lopez, già proprietario del Lille, costretto a lasciare il club neo campione di Francia a causa dei debiti da saldare nei confronti del fondo Elliott e di Jp Morgan. «Dopo lunghe discussioni nei giorni scorsi – si legge nella nota del Bordeaux – è stato finalmente trovato un accordo tra King Street, Fortress e Gérard Lopez che convalida il progetto portato avanti da quest’ultimo. Le garanzie richieste dal Consiglio di Amministrazione, riunitosi nelle ore centrali della giornata, sono state fornite nelle ore successive. Questi ultimi elementi hanno soddisfatto le aspettative di Rothschild & Co, advisor finanziario del Club, e del mandatario ad hoc, evitando così la messa in amministrazione controllata del Club. La ripresa dell’FC Girondins de Bordeaux resta subordinata alla finalizzazione della consueta documentazione contrattuale, sentite le rappresentanze dei lavoratori, e alla conferma da parte del Dncg della possibilità per il Club di continuare la sua prestigiosa storia in Ligue 1».
Dal Dncg, invece, è arrivato al momento un secco no. E il Bordeaux prova a far valere le proprie ragioni: «Il Football Club des Girondins de Bordeaux si è presentato all’udienza della Dncg venerdì 2 luglio 2021. Questa udienza si è svolta in due fasi: un’udienza di presentazione della situazione finanziaria dell’Fc Girondins de Bordeaux e del suo budget previsionale della stagione 2021-2022, e un’udienza di controllo del progetto di ripresa. La prima udienza ha messo in evidenza l’impossibilità di coprire i bisogni del club a seguito del disimpegno dell’azionista di maggioranza. La seconda udienza ha permesso di presentare il progetto di ripresa e la copertura del fabbisogno finanziario tramite l’apporto di diverse parti in conformità con l’accordo di massima firmato tra la società Jogo Bonito, Fortress e King Street. Al termine di questi diversi scambi, i membri della commissione hanno decretato la retrocessione dell’Fc Girondins de Bordeaux nel campionato di Ligue 2 Bkt in ragione del disimpegno dell’azionista maggioritario del club. Il club farà naturalmente appello a questa decisione per permettere all’acquirente di finalizzare il proprio progetto di ripresa procedendo in particolare alla messa sotto sequestro dei fondi e alla firma di tutti gli accordi relativi alla ripresa del club al 12 luglio. Il Fc Girondins de Bordeaux ha buone speranze che il progetto di ripresa presentato alla Dncg, per il quale non è stata sollevata alcuna contestazione di rilievo relativamente alla copertura del fabbisogno finanziario richiesto, permetterà di sollevare questa sanzione e di mantenere la Ligue 1».