L’Avvocatura di Stato spagnola ha inviato alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea il proprio criterio giuridico di opposizione alla creazione della Superlega. È quanto riportato da Cadena Cope in merito agli ultimi sviluppi legali nella battaglia tra la Uefa e i tre club che ancora non hanno abbandonato il progetto “separatista”, ovvero Real Madrid, Barcellona e Juventus. Oltre alla Liga spagnola, che si era costituita come parte in causa nel procedimento avviato innanzi al Tribunale Commerciale di Madrid, si muove dunque anche il governo spagnolo, nel tentativo di opporsi alla nascita di una nuova lega.
La Corte di Giustizia Europea sarà chiamata ad esprimersi a seguito del giudizio emesso dal Tribunale di Madrid, in cui veniva ordinato alla Uefa «di astenersi dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa» della Superlega», rivolgendosi per l’appunto alla corte con sede in Lussemburgo per chiarire se da parte di entrambe le federazioni vi sia una posizione dominante, essendo entrambe beneficiarie dei diritti economici sui contratti televisivi e del potere di impedire l’organizzazione di altre competizioni calcistiche al di fuori del loro controllo. Tra le varie questioni poste dal giudice Manuel Ruiz de Lara (per il quale Uefa e Liga hanno richiesto la ricusazione), una si centra sugli articoli 101 e 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e sulla loro interpretazione.
Intanto, in ambito sportivo, i procedimenti disciplinari sono stati annullati. Non soltanto quelli nei confronti di Real Madrid, Barcellona e Juventus, a seguito sempre dell’intervento del tribunale madrileno, ma anche le sanzioni previste per i club con cui la Uefa aveva raggiunto un accordo. Dopo aver dichiarato nullo il procedimento contro le tre “ribelli”, infatti, è stato annunciato anche «che, in vista dei procedimenti giudiziari in corso a Madrid, e per evitare complicazioni non necessarie, non saranno richiesti i pagamenti delle somme offerte nelle dichiarazioni dei club, fin quando saranno in corso i procedimenti a Madrid riguardanti, tra le altre, la Uefa».