La crisi del Bordeaux non accenna a fermarsi. Dopo la retrocessione sul campo in Ligue 2, il club francese ha subito anche la stangata da parte dell’organo di controllo delle società professionistiche d’Oltralpe, la Dncg. Doppio salto indietro e retrocessione d’ufficio in National 1 a causa dei problemi finanziari che persistono dall’inizio della pandemia di Covid-19. La decisione può essere impugnata e la proprietà ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, per riuscire a salvaguardare la partecipazione al campionato di seconda divisione, dove il Bordeaux è piombato per la prima volta in trent’anni a seguito di una stagione negativa.
Il Bordeaux, nella nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, prende atto «con costernazione» della decisione assunta dalla Dncg, annunciando di voler presentare ricorso contro «questa decisione brutale – dopo un’udienza di quesi due ore che si è svolta in buone condizioni – che priva il club del perseguimento della messa in atto della strategia di risanamento della propria situazione finanziaria». Il club, esattamente un anno fa, è passato nelle mani di Gerard Lopez, che ha rilevato le quote dagli americani di King Street, i quali a loro volta avevano fatto finire la società sotto la tutela del tribunale. Sempre un anno fa, il Bordeaux era riuscito ad ottenere l’iscrizione in Ligue 1 solo dopo aver fatto appello alla prima decisione della Dncg.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque, nel dipartimento della Gironda. Oltre al caso Bordeaux, però, nella giornata di ieri sono state esaminate altre situazioni in bilico nel calcio francese. In Ligue 1, è stato dato il via libera all’iscrizione del Lille, così come per Amiens, Caen e Saint Etienne in Ligue 2. Sempre in seconda divisione, sanzione per l’Annecy, per il quale è stata deliberata la sorveglianza sulle buste paga e sulle indennità di trasferimento subordinata alla conferma del conferimento dello status professionale con delibera del Consiglio di Amministrazione della LFP. Nella settimana precedente, semaforo verde anche per Auxerre, Lorient e Tolosa in Ligue 1, Guingamp, Nimes e Valenciennes in Ligue 2.