A Nyon si è tenuto il primo incontro formale tra la Uefa e la A22 Sports, la società incaricata di portare avanti il progetto della Superlega. Il ceo Bernd Reichart ha avuto modo di esporre il proprio progetto ai vertici del calcio europeo, guidati dal presidente della Uefa Aleksander Ceferin, e alti rappresentanti delle leghe nazionali, dei club, dei giocatori e dei tifosi, tra cui il presidente della Lega Serie A Luigi De Siervo, il presidente della Roma Dan Friedkin (in quanto membro dell’Eca) e il presidente dell’Atalanta Luca Percassi. Tutti i presenti (inclusi Al-Khelaifi e Rummenigge, tra i più critici al progetto) hanno sottolineato insieme che l’opposizione all’autoproclamata Superlega rimane schiacciante oggi come lo è stata dall’aprile 2021, respingendo all’unanimità la logica alla base di progetti di questo tenore.
Nel comunicato della Uefa, inoltre, si evince come il ceo di A22 Sports abbia affermato che «questa società non rappresenta a nessun titolo nessun club, compresi i tre club che continuano a sostenere apertamente il progetto». Dunque non rappresenta né la Juventus, né il Barcellona, né il Real Madrid, ovvero le società che hanno deciso di non fare retromarcia dopo l’annuncio della creazione di una lega parallela, portando avanti una battaglia legale che dovrebbe portare nei prossimi mesi ad un verdetto da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. È proprio alle istituzioni comunitarie che si rivolge la Uefa, in quanto l’approccio ribadito in questo incontro è stato sostenuto all’unanimità dalla Commissione Europea, dal Parlamento Europeo, dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e da un ampio sostegno da parte dei governi nazionali, delle istituzioni pubbliche e delle parti interessate in tutto il continente.
«È stato bello incontrare la Uefa – ha dichiarato Bernd Reichart – e siamo felici che abbiano accettato il nostro invito ad avere uno scambio aperto. Questo è un segnale importante per i club e i tifosi di tutta Europa, che abbiamo bisogno di discutere e che la discussione è benvenuta, anche quando è difficile. Le discussioni sui club che ho avuto nelle ultime settimane mostrano chiaramente che la comunità calcistica è desiderosa di discutere del futuro e ha idee concrete per il cambiamento. Il nostro punto di partenza dall’incontro è che lo status quo è soddisfacente per la Uefa. Questa posizione era scontata poiché la Uefa è stata l’unico operatore dominante delle competizioni europee per club dal 1955. Questa struttura monopolistica è attualmente al vaglio della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che dovrebbe presentare le sue conclusioni nella primavera del 2023».
A22 Sports, si legge in una nota, ha «condiviso con la Uefa le sue opinioni sulle principali questioni che lo sport deve affrontare, inclusa la governance dei club delle competizioni europee, il mancato raggiungimento del pieno potenziale delle competizioni europee per club, la mancanza di controlli finanziari adeguati, prezzi accessibili per i tifosi e investimenti necessari per finanziare il il calcio femminile, le infrastrutture e, soprattutto, la solidarietà». A ciò, Reichart ha aggiunto: «La libertà di parola e il libero scambio di idee sono diritti fondamentali e A22 proseguirà i suoi sforzi per riformare il calcio. Siamo rincuorati dal fatto che siamo già stati contattati e che stiamo parlando con numerosi club che desiderano prendere parte a questo dialogo per sviluppare una base sostenibile per il calcio europeo per club».