Nei giorni in cui il calcio italiano è alle prese con il nuovo scandalo del calcioscommesse la Fifa ha reso noto di aver esteso anche a livello internazionale le squalifiche comminate dalla Federcalcio ai propri tesserati nell’ambito di alcuni dei processi svolti al termine delle tante inchiesta sulla compravendita delle partite. In particolare, la Federazione internazionale ha recepito le conclusioni della Procura federale che riguardano i filoni “Bari bis” e “Cremona quater”, estendendo a livello mondiale le squalifiche dei 26 giocatori coinvolti (23 italiani, un belga, un bielorusso e un croato) e di un dirigente. Una decisione che consolida e rafforza l’efficacia repressiva, e anche preventiva, delle sanzioni che colpiscono chi cerca di manipolare illecitamente i risultati degli incontri. Al termine dei procedimenti disciplinari, la Figc ha inviato gli atti alla Fifa che li ha esaminati con attenzione e il responsabile della commissione disciplinare ha alla fine deciso di dare efficacia globale alle squalifiche, secondo quanto stabilito dall’articolo 136 del Codice di disciplina della federazione internazionale. La decisione è stata quindi notificata all’Uefa e alle altre confederazioni.
Il procedimento “Bari bis” ha riguardato una trentina di soggetti, tra tesserati e società, per illecito sportivo e omessa denuncia in riferimento alle gare Bari-Treviso dell’11 maggio 2008 e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009. Tra i giocatori sanzionati, il più noto è il portiere belga Francois Gillet, che ha subito una squalifica a tre anni e sette mesi. Gli altri due “stranieri” sono Vitaly Kutuzov e Ivan Rajcic,
mentre l’elenco dei condannati in appello comprende anche Stefano Guberti, Daniele De Vezze, William Pianu, Luca Fusco, Francesco Caputo, Simone Bonomi, Corrado Colombo, Raffael Bianco, Alessandro Parisi, Vincenzo Santoruvo, Massimo Ganci, Gianluca Galasso. Il “Cremona quater”, relativo alle partite Lecce-Lazio e Lazio-Genoa del 2010-2011, vede coinvolto il capitano della Lazio Stefano Mauri, per il quale però la Corte di Giustizia federale ha sospeso il giudizio in attesa di nuovi approfondimenti, e si è concluso con le squalifiche dei giocatori Stefano Ferrario e Mario Cassano.
La Fifa è sempre mobilitata nel contrasto alle combine e sta intensificando la collaborazione con i suoi membri per un’azione concertata di prevenzione e repressione, che coinvolge anche l’Interpol.