Fuga dagli stadi. I numeri del Reportcalcio2013, da questo punto di vista, sono sempre più allarmanti. I ricavi da stadio sono scesi a 186,4 milioni (-10,5%) e rappresentano ormai solo il 9% del totale. Il numero di spettatori della serie A (il 63,5% dell'intero sistema) è in calo del 6,5%, la percentuale di riempimento è scesa al 55% (-4%). In controtendenza la serie B, dove gli spettatori sono cresciuti del 22,8%. Ma se allargato alle serie minori, il quadro resta desolante.
Spettatori in calo. Nel 2011-2012 sono 13.164.671 gli spettatori, con una diminuzione dell'1,6%. La percentuale complessiva di riempimento è del 39%. Il problema più grande resta l'inadeguatezza degli impianti. Solo tre stadi, infatti, sono in grado di ospitare partite internazionali delle principali competizioni, mentre ben 15 stadi su 36 non hanno i requisiti minimi per accedere alla più bassa delle categorie Uefa. ''Nonostante le difficoltà infrastrutturali non dobbiamo dimenticarci che siamo al sesto posto nel mondo come presenza negli stadi, davanti a paesi come Brasile, Argentina e Stati Uniti, e al quinto posto in Europa. Non nascondiamo i nostri problemi, ma dobbiamo avere fiducia nel futuro senza entrare in una logica di pessimismo cosmico'', ha affermato il presidente della Figc, Giancarlo Abete.
La legge che non c'è. ''Non siamo il terzo mondo del calcio'', ha aggiunto il n.1 di via Allegri, prima di ricordare che ''solo il Brasile ci supera nei successi internazionali''. Di certo, il sistema pallone non puo' prescindere da impianti piu' funzionali. E la legge sugli stadi, accantonata nella passata legislatura dopo un lungo ed inutile iter, secondo l'onorevole Enrico Letta ''deve essere al centro della prossima legislatura, cosi' come la riforma della legge 91 sul professionismo. 'Sono temi sui quali in questi anni si è sviluppata una litania. Sono questioni complesse di strettissima attualità, viste le vicende dello stadio Is Arenas, dalle quali emerge una situazione insostenibile. Non c'è un unico problema, ce ne sono parecchi: l'urbanistica, la tempistica per le concessioni, l'esigenza di riempire gli stadi tutta la settimana e non soltanto una domenica su due. Spero che lo Juventus Stadium diventi un esempio positivo. Sarebbe veramente un peccato se questa legislatura non fosse in grado di dare soluzioni".
Sicurezza. Numeri più confortanti sono quelli relativi alla sicurezza. La stagione 2011-2012 presenta infatti un decremento del 7,7% nel numero delle gare in cui si sono verificati incidenti e una forte diminuzione delle persone denunciate (-21,6%) e arrestate (-44%).