"Agnelli dice che i tifosi troveranno una sorpresa? Attendiamo di conoscere la sorpresa". Non l'ha presa bene il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, che a margine della presentazione del Comitato Etico della Lega Pro, sulla questione della terza stella della Juventus è stato categorico: "Noi siamo una federazione sportiva che ha i suoi modi di operare e siamo soggetti che faranno rispettare le regole, se ci saranno sviluppi daremo i riscontri con grande tranquillitá e serenitá, sempre grande rispetto per la storia di tutti i club e per le regole del mondo del calcio".
Sulle dichiarazioni di Del Piero che sente questo Tricolore come il 30esimo della storia dei bianconeri, Abete ha anche spiegato: "È giusto che un tesserato che si senta nel cuore i trenta scudetti, ma la realtá fatta dalle decisioni assunte da organi primari nella valutazione di quello che è avvenuto portano a riscontri diversi".
"Questa mattina – ha rivelato il presidente della Figc – ho telefonato ad Andrea Agnelli, non si è parlato di questo problema, ma gli ho fatto i complimenti in qualitá di presidente della federazione. Il ritorno ai vertici della Juventus è un segnale importante per tutto il calcio italiano, per quello che la Juventus ha rappresentato, per il momento di grande difficoltá che ha vissuto e per la capacitá di ritornare ai vertici del calcio italiano e speriamo, in prospettiva, anche con ottimi risultati anche a livello europeo"
Poche ore prima era stato il presidente della Juventus Andrea Agnelli è stato altrettanto perentorio: "Sono sicuramente 30 gli scudetti vinti sul campo, anche la Procura di Napoli ha detto che il campionato 2004/05 non è stato alterato e quello 2005/06 non è stato investigato. Sulle magliette del prossimo anno della Juventus i tifosi avranno delle belle sorprese…".
Che si profili un nuovo braccio di ferro anche giudiziario tra Figc e Juve è sempre più probabile. Una soluzione di compromesso potrebbe venire dalla Lega di serie A. Ma che piacciano o no, ci sono decisioni della giustizia sportiva (definitive) e ordinaria (parziali) che andrebbero rispettate e utilizzare – la terza stella - che convenzionalmente è il simbolo del trentesimo scudetto potrebbe apparire a tutte le altre squadre e ai loro support come una provocazione.
La Juve, in questo momento di festa e per il ruolo di leader del calcio italiano che la storia le assegna, forse farebbe meglio stemperare il clima e a farsi promotrice di una più profonda riforma del sistema.